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COSTRUZIONE DEL PALAMITO A VELA mod. DeLUXE – PARTE II

Forum PALAMITO O COFFA FILACCIONI COSTRUZIONE DEL PALAMITO A VELA mod. DeLUXE – PARTE II

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    ^NONNOROBY^

    @Nonnoroby

    Amministratore del forum

    COSTRUZIONE DEL PALAMITO A VELA MODELLO DeLUXE – PARTE II

    Revisione N.3 del 28-05-2013

    [size=12pt]Da tener presente[/size]

    1. La caratteristica principale di questo modello di palamito a vela è la sua facilità di utilizzo ed è perciò indirizzato a tutti i principianti. La facilità di utilizzo è dovuta al fatto che gli ami non sono legati in modo diretto al trave del palamito, ma vanno collegati ad esso uno ad uno solo al momento di calarlo in acqua.

    2. Lo stesso avviene durante il salpaggio: tutti gli ami vanno staccati dal trave uno ad uno e riposti in un contenitore a parte. Pertanto, durante il trasporto, trave ed ami “viaggiano” separati ed in questo modo è impossibile che avvenga quel garbuglio che fa desistere i principianti dall’utilizzo del palamito.

    3. Volendo, questo palamito può essere calato anche da un’imbarcazione, sia usando la “barchetta” descritta nella PARTE I, oppure calandolo come un palamito tradizionale.

    4. Gli ami possono essere legati direttamente al trave senza utilizzare gli Speedy Lock o gli snodi descritti più avanti, ma solo se si è già esperti di palamito (operazione sconsigliata ai principianti).

    5. Il palamito qui descritto è un palamito ‘leggero’ dedicato alla cattura di esemplari di piccola e media stazza, quelli che di solito stazionano sottocosta durante il periodo estivo.

    6. Essendo un palamito a vela da calare dalla spiaggia, chiaramente è necessario un vento o una brezza che soffi da terra verso il mare. In assenza di vento, durante la stagione estiva, si può sfruttare la brezza che si forma per la differenza di temperatura tra la terra e il mare, di solito durante le ore notturne o all’alba. Chi possiede un kajak o un canottino qualsiasi, può trascinare il palamito al largo con facilità. Per chi se la sente, è anche possibile trascinare la barchetta a nuoto tramite una cordicella usando pinne e maschera…..

    7. Essendo un palamito trascinato da una vela, è importante che il fondale non sia molto accidentato (rocce rade e possibilmente piatte, vegetazione rada e bassa), altrimenti qualche amo, incagliandosi sul fondo, impedisce l’avanzamento del palamito.

    [size=12pt]Assemblaggio del palamito[/size]

    Introduzione

    Come già preannunciato nella prima parte di questa guida, ho chiamato "DeLUXE" questo palamito per la ricca dotazione di accessori che lo compongono. Non è certamente un tipo di palamito che i professionisti userebbero mai, e probabilmente neanche i semiprofessionisti, ma chi non ha molta dimestichezza con i palamiti e vuole divertirsi provando questo tipo di pesca, a fine giornata sicuramente non butterà nella spazzatura tutta l'attrezzatura perché trasformatasi in un groviglio immane di ami, piombi e galleggianti.
    L'assemblaggio del DeLuxe non è assolutamente difficile, è solo un po’ lungo e richiede sicuramente un bel pò di tempo e molta pazienza, ma nessuno ci obbliga ad assemblarlo in un'unica tirata: possiamo assembrarlo in più riprese come più ci fa comodo. Il lungo tempo che impiegheremo nell'assemblaggio sarà comunque "una tantum" e lo riguadagneremo in abbondanza ogni volta che caleremo, salperemo e riporremo il palamito, perché non avremo da sgarbugliare nulla.
    Una volta impratichiti, passeremo poi più facilmente al palamito tradizionale.

    Occorrente per costruire il palamito DeLuxe da 100 ami

    L’ideale sarebbe mantenere il trave in spezzone unico per tutta la sua lunghezza, se però durante l'assemblaggio dei primi 25 ami proviamo una sensazione di stanchezza o di "stufferia", nulla ci vieta di suddividere la costruzione del palamito in 4 sezioni da 25 ami ciascuno: in questo modo possiamo affrontare il lavoro in 4 sedute separate. Le 4 sezioni possiamo poi unirle in seguito con facilità con un semplice nodo di congiunzione.

    Possiamo assemblare il palamito usando due metodi a nostra scelta:

    – Metodo A: utilizzo degli Speedy Lock della Stonfo (più veloce)
    – Metodo B: utilizzo di snodi creati con perline e girelle (più lento)

    A) Occorrente per il metodo con Speedy Lock:

    – N. 120 "Speedy Lock" della Stonfo:

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    B) Occorrente per il metodo con snodi creati con perline e girelle:

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    – N. 200 perline forate del colore "x" (p.e. nero), da comprare in merceria
    – N. 20 perline del colore "y" (p.e. rosso), da comprare in merceria
    – N. 20 perline del colore "z" (p.e. verde), da comprare in merceria
    – N. 120 girelle con moschettone del N° 10, del tipo economico
    – N. 120 girelle senza moschettone del N° 10, del tipo economico

    (Perline e girelle non servono se usiamo il metodo Speedy Lock).

    C) Materiale comune sia al metodo con Speedy Lock che al metodo con snodi di perline:

    –  N. 100 ami da palamito del N° 8 (ottimi quelli della Mustad)
    –  N. 10 piombi da 20 gr
    –  N. 1 piombo da 150 gr
    –  N. 10 galleggianti da rete da pesca del tipo ovoidale oppure a ciambella, della grandezza di un uovo di gallina

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    – N. 1 piombo da 1 kg (contrappeso "leggero" per la barchetta)
    – N. 1 piombo da 2 kg (contrappeso "pesante" per la barchetta)
    – N. 1 moschettone tipo 'grillo' per reggere il piombo contrappeso
    – N. 1 moschettone tipo 'grillo' per collegare il trave del palamito alla barchetta

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    – N. 1 rocchetto di nylon del diametro 0.25 mm, lungo almeno 250 mt, per i braccioli degli ami, dei piombi e dei galleggianti
    – N. 1 matassa di nylon da palamito del diametro 0.80 mm, lunga almeno 1.000 mt,  da usare come trave (scegliete il più morbido che trovate). Comprate la matassa solo se disponente di un aspo (arcolaio), volendo anche autocostruibile, altrimenti ripiegate sul nylon in rocchetto:

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    – N. 1 coffa da palamito o cassetta appositamente autocostruita (vedi più avanti)
    – Colla Attack per incollare provvisoriamente le perline.

    Dove acquistare il materiale:
    Per contenere i costi, acquisteremo le perline in merceria. Il diametro delle perline deve essere proporzionale al diametro dell’occhiello della girella, quindi solo leggermente più grande:

    1369833280.png

    Acquisteremo ami, nylon, galleggianti, piombi e coffa da un rivenditore di articoli da pesca. Le girelle possono essere del tipo economico:

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    Occorrente per costruire la puleggia per calare e salpare il palamito

    Ottimo l'avvolgi-tubo per la canna d'acqua da giardino, modello piccolo, chiaramente senza il tubo dell’acqua:

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    Questo accessorio è l'ideale per calare e salpare il palamito: prima di tutto è pronto all'uso, in secondo luogo è costruito in plastica ed alluminio (quindi antisalsedine) ed in terzo luogo risolve il problema della maniglia. E' proprio quello che ci vuole. E' sufficiente studiare un sistema da collegare alla base in modo da posizionarlo su un picchetto da sabbia. Quello sotto può essere un esempio, ma potete escogitare un sistema qualsiasi per tenere l’avvolgitubo sollevato dalla sabbia e ben saldo:

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    Assemblaggio del palamito

    Questo è il lavoro più stressante, in quanto richiede un minimo di concentrazione per non commettere errori durante l'inserimento delle perline e delle girelle.
    Per quanto già detto all’inizio, non siamo obbligati ad assemblare un trave formato da un pezzo unico, possiamo suddividerlo anche in 4 spezzoni da 25 ami ciascuno. Non è assolutamente necessario comprare nylon di marca, perché un diametro di 0.80 mm è sufficientemente robusto anche se "ordinario" (i fili da palamito della DP sono ottimi e costano poco). Sconsiglio di utilizzare il classico cordoncino da palamito, perché si imbibisce d'acqua e si appesantisce. Eventualmente lasciatevelo come alternativa quando avrete acquistato dimestichezza col palamito a vela.

    Non serve usare il metro. E' molto più pratico usare la 'bracciata', intendendo per bracciata l'apertura orizzontale completa di entrambe le nostre braccia (che a seconda della lunghezza delle nostre braccia equivale più o meno a mt 1,50-1,80, ma ciò non ha importanza). Se vogliamo un riscontro in metri delle varie lunghezze, sarà sufficiente misurare esattamente l’apertura delle nostre braccia e moltiplicare questa lunghezza per le bracciate che utilizzeremo nelle varie fasi del lavoro. Per comodità, ho supposto che una bracciata equivalga a 1,5 mt, ma ripeto, non ha alcuna importanza la lunghezza reale di una nostra bracciata, quanto il numero delle bracciate in quella determinata fase del lavoro. Se proprio volete essere precisi ed usare comunque il metro, quando parlo di una bracciata fatela equivalente a 1,5 metri.

    Se non abbiamo gli Speedy Lock e dobbiamo usare perline e girelle, procuriamoci 5 ciotoline o bicchieri di plastica e riversiamo in ognuno le perline nere, le rosse, le verdi, le girelle senza moschettone e quelle con moschettone (tenendo il tutto ben separato), dopo aver contato esattamente i pezzi: il conteggio esatto dei pezzi è importante per accorgerci, alla fine, se abbiamo tralasciato di inserire qualche pezzo o ne abbiamo inserito in più in qualche punto che non centrava nulla….

    A. Assemblaggio del palamito con gli Speedy Lock:

    1. Leghiamo  il capo del trave all’ avvolgitubo, poi contiamo 6 bracciate e mezzo (più o meno  10 mt) e mettiamo un segnale alla fine delle bracciate (facciamo una specie di nodino di stop con del cordoncino dai colori vivaci). Avvolgiamo queste 6,5 bracciate all’avvolgitubo, facendo in modo da distribuire in modo uniforme le spire sull’avvolgitubo.

    2. Contiamo poi altre 6 bracciate e mezzo e poniamo un altro segnale. Avvolgiamo anche queste 6,5 bracciate all’avvolgitubo.

    3. Proseguiamo in questo modo per altre 8 volte: alla fine avremo più o meno 100 mt di filo con 10 segnali posti alla distanza di circa 10 mt l'uno dall'altro. Una volta calato il palamito, questi 100 mt saranno la parte finale del palamito e ci serviranno per far lavorare gli ultimi ami più o meno vicino alla riva, ed i segnali posti ogni 10 mt ci danno un'idea di quale sia questa distanza.

    4. Arrivati alla fine dei 100 metri, posizioniamo il primo Speedy Lock: attenzione, il pezzo n. 5 dello Speedy Lock (quello a cui va legato l’amo) non va inserito in questa fase: infatti, una volta che vi avremo legato il bracciolo, questo pezzo andrà collegato solo al momento della calata.

    5. Proseguiamo ad installare tutti e 120 gli Speedy Lock distanziandoli esattamente 3 bracciate l'uno dall'altro: di questi 120 Speedy Lock, 100 serviranno per attaccarci gli ami, 10 serviranno per attaccarci i piombi e 10 per attaccarci i galleggianti. Man mano che procediamo in questa operazione, avvolgiamo il trave nell'avvolgi-tubo facendo in modo da distribuire in modo uniforme le spire in modo che non risultino troppo accavallate in uno stesso punto.

    6. Dopo aver posizionato il 120° Speedy Lock, contiamo adesso 33 bracciate di trave (circa 50 mt) che dovranno rimanere 'liberi': questi 50 mt (che sono alla fine del trave) servono come una specie di 'ammortizzatore' per evitare che la barchetta, con la sua trazione, sollevi troppo gli ami che sono alla fine del palamito: infatti la barchetta, anziché sollevare gli ultimi ami, solleverà una parte di questi 50 mt, che sono privi di ami e che funzioneranno appunto come un ammortizzatore.

    7. Avvolgiamo nell'avvolgi-tubo anche questi ultimi 50 mt di trave: quando arriviamo alla fine dei 50 mt (ovvero delle 33 bracciate), eseguiamo sul  capo finale un’asola ben fatta: dentro quest’asola infileremo il moschettone tipo 'grillo' (quando caleremo il palamito in spiaggia) che servirà per collegare il trave alla barchetta.

    Abbiamo terminato la prima parte dell'assemblaggio del trave del palamito col metodo Speedy Lock. L'avvolgi-tubo con tutto il trave avvolto, privo di ami, di piombi e di galleggianti, sarà in questo modo facilmente trasportabile senza creare il minimo garbuglio.

    La legatura degli ami, dei piombi e dei galleggianti verrà illustrata più avanti dopo la spiegazione del metodo di assemblaggio del palamito con gli snodi, appena qui sotto.

    B) Assemblaggio del palamito con gli snodi creati con le perline e le girelle:  

    Se non riusciamo a reperire gli Speedy Lock, oppure se preferiamo comunque usare questo tipo di snodi al posto degli Speedy Lock, dobbiamo inserire nel trave perline e girelle con cui costruire gli snodi per gli ami, per i piombi e per i galleggianti:

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    Prendiamo in mano il capo del trave ed infiliamoci tutte le 240 perline e le 120 girelle senza moschettone, seguendo lo schema sottostante. In questa fase ci limiteremo solo ad infilare tutte le perline e tutte le girelle senza preoccuparci di distanziarle e di fare i nodini:

    Prima sequenza:

    1. Infiliamo una perlina rossa, a seguire una girella senza moschettone e a seguire ancora un’altra perlina rossa: questo sarà lo snodo in cui attaccheremo in seguito il primo piombo.

    2. Infiliamo adesso una perlina nera, a seguire una girella senza moschettone e a seguire ancora un’altra perlina nera: questo sarà lo snodo in cui attaccheremo in seguito il primo amo.

    3. Ripetiamo l’operazione del punto 2 per altre quattro volte: questi altri quattro snodi serviranno per attaccarci il 2°, il 3°, il 4° ed il 5° amo.

    4. Infiliamo adesso una perlina verde, a seguire una girella senza moschettone e a seguire ancora un’altra perlina verde: questo sarà lo snodo in cui attaccheremo in seguito il primo galleggiante.

    Le operazioni descritte nei punti 1 + 2 + 3 + 4 rappresentano una sequenza: siccome di ami dobbiamo attaccarne 100, di piombi 20 e di galleggianti 20, di queste sequenze (esattamente tutte uguali) dobbiamo crearne 20.

    Seconda  sequenza:

    Ripetiamo tutte le operazioni descritte nei punti 1 + 2 + 3 + 4

    Terza sequenza, Quarta sequenza…..….. Ventesima sequenza:

    Ripetiamo tutte le operazioni descritte nei punti 1 + 2 + 3 + 4

    Terminata la ventesima sequenza, abbiamo infilato tutte le perline e tutte le girelle senza moschettone nel trave:

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    Adesso ci attende il lavoro più rognoso: posizionare tutti gli snodi alle giuste distanze e fissare le perline di ciascuno snodo con i nodini di stop.

    1. Leghiamo  il capo del trave all’ avvolgitubo, poi contiamo 6 bracciate e mezzo (più o meno  10 mt) e mettiamo un segnale alla fine delle bracciate (facciamo una specie di nodino di stop con del cordoncino dai colori vivaci). Avvolgiamo queste 6,5 bracciate all’avvolgitubo, facendo in modo da distribuire in modo uniforme le spire sull’avvolgitubo. Man mano che procediamo in questa operazione, facciamo scivolare lungo il trave tutte le perline e le girelle.

    2. Contiamo altre 6 bracciate e mezzo e poniamo un altro segnale. Avvolgiamo anche queste 6,5 bracciate all’avvolgitubo. Man mano che procediamo in questa operazione, facciamo scivolare lungo il trave tutte le perline e le girelle.

    3. Proseguiamo in questo modo per altre 8 volte: alla fine avremo più o meno 100 mt di filo con 10 segnali posti alla distanza di circa 10 mt l'uno dall'altro. Una volta calato il palamito, questi 100 mt saranno la parte finale del palamito e ci serviranno per far lavorare gli ultimi ami più o meno vicino alla riva, ed i segnali posti ogni 10 mt ci danno un'idea di quale sia questa distanza.

    4. Arrivati alla fine dei 100 metri, blocchiamo il primo snodo sul trave (per snodo si intende due perline che racchiudono tra di esse una girella): il lavoro ci viene facilitato se, prima di fare i nodini di stop, fissiamo le perline sul trave con una goccia di Attack. Una volta fissate le perline con l’Attack, infatti,  è più facile procedere con i nodini. Magari, più avanti, una volta che ci avrete preso mano, non sarà più necessario usare l’Attack…
    Le due perline dello snodo devono stare il più possibile ravvicinate alla girella: diciamo che lo spazio da lasciare tra perline e girella deve essere appena sufficiente a far ruotare la girella di 360° gradi, quindi è proprio minimo.

    5. Adesso dobbiamo bloccare il secondo snodo: facciamo scorrere il trave esattamente  per 3 bracciate: è quello il punto in cui bloccare il secondo snodo. La distanza tra un qualsiasi snodo e quello successivo è fissa e sarà sempre di 3 bracciate. Man mano che avanziamo in questa operazione, facciamo scivolare lungo il trave tutte le perline e le girelle. La figura sotto mostra come si presenterà il palamito in fase di calata:

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    6. Proseguiamo in questo modo sino a completare il bloccaggio di tutti e 120 snodi. Siccome questo lavoro è ripetitivo, ad un certo momento può diventare snervante: possiamo sospendere l’operazione quando più ci pare e riprenderla nei giorni successivi (l’unica consolazione è che si fa una volta per sempre…)

    Note:

    – Ogni 5 ami si alternano una volta il piombo ed un volta il galleggiante. I tre colori delle perline ci   agevoleranno, in fase di calata, a stabilire dove andranno attaccati gli ami, i piombi e le girelle. Arbitrariamente ho assegnato il colore nero agli ami, il colore rosso ai piombi e quello verde ai galleggianti. E' chiaro che potete scegliere i colori che volete, l'importante è che i colori siano solamente 3, altrimenti diventa un caos ancora prima di iniziare.

    – Il lavoro va fatto con assoluta calma e CONCENTRAZIONE, altrimenti è facilissimo saltare l'inserimento di una perlina o di una girella, o sbagliare la sequenza. Se ci accorgiamo che stiamo perdendo la trebisonda, sospendiamo immediatamente, perché l'errore è in agguato. Cambiamo 'lavoro' e passiamo a legare qualche amo, piombo o galleggiante, alternando la legatura degli ami all'inserimento di perline e girelle, in modo da non fare continuativamente un lavoro ripetitivo, che è quello che fa perdere la concentrazione.

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    Quando, una volta in spiaggia, caleremo il palamito, seguiremo questo schema per attaccare piombi, ami e galleggianti:
    – Snodo rosso = piombo
    – Snodo nero = amo
    – Snodo verde = galleggiante

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    Braccioli, ami, piombi e galleggianti:

    Lunghezza dei braccioli (nylon diametro 0.25):
    – braccioli per piombi e galleggianti = cm 20
    – braccioli per ami = 1 bracciata

    Cosa legare ai braccioli:
    – Ai braccioli per piombi legare da una parte il piombo e dall'altra la girella con moschettone.
    – Ai braccioli per galleggianti legare da una parte il galleggiante e dall'altra la girella con moschettone.
    – Ai braccioli per ami legare da una parte l'amo e dall'altra la girella con moschettone.

    Distanza tra uno snodo e l'altro:
    la distanza tra uno Speedy Lock e l'altro (o tra uno snodo e l’altro), indistintamente se per ami, piombi o galleggianti, è sempre la stessa per tutto il palamito: 3 bracciate.

    Prima di bloccare gli snodi:
    facciamo il riscontro della sequenza esatta delle perline e delle girelle del trave, se vogliamo evitare qualche sorpresa durante la prima calata.
    Se malauguratamente abbiamo saltato qualche perlina o girella, o abbiamo sbagliato la sequenza, dobbiamo sfilare perline e girelle sino a quel punto e da lì ricominciare ><calabria><  

    Come bloccare gli snodi:
    per velocizzare il lavoro, inizialmente blocchiamo le perline sul nylon usando l'Attack in modo da fermarle nella loro posizione. Siccome la colla non da abbastanza affidamento ‘antiscorrimento’ in caso di una preda più pesantuccia, è meglio bloccare le perline con un metodo più sicuro, cioè facendo i nodini di stop a 5 spire con un cordoncino sottile che i pescatori professionisti usano per aggiustare le reti o altro tipo di cordoncino di cui disponiamo (filo interdentale, filo multifibra, ecc.). Una volta preso mano a fare i nodini di stop, forse possiamo anche evitare di usare preventivamente l’Attack….
    Il lavoro ci viene più facile se usiamo l'ottimo accessorio della Stonfo che ci consente di tenere steso il trave durante l'incollaggio, oppure possiamo autocostruircelo (vedi a proposito quello postato da Cuccosan nella sezione FAI DA TE)

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    Prevedere l’ “ammortizzatore”:
    Dopo aver bloccato l’ultimo snodo, dobbiamo contare 33 bracciate (50 mt) che debbono rimanere "nude": queste servono per controbilanciare la forza di trazione da parte della barchetta, che tenderebbe a sollevare troppo dal fondo la parte iniziale del palamito (cioè gli ami più vicini alla barchetta). Per sminuire ancora di più questa tendenza, se il vento è molto forte, nell'ultimo snodo (che sarà il primo durante la calata) sarà meglio mettere un piombo da 150 gr anziché da 20 gr. Alla fine delle 33 bracciate, facciamo una buona asola che agganceremo in fase di calata al moschettone tipo 'grillo' che abbiamo prescelto (quello a molla o quello col traversino filettato), e che abbiamo sistemato sulla poppa della barchetta mediante una grossa vite  con occhiello
     
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    Alla fine dell'opera, l'intero trave del palamito si trova adesso avvolto nella puleggia, pronto all'uso.

    La coffa ideale

    Nel nostro caso la coffa serve solo per riporre gli ami e non anche il trave del palamito, che è stato invece avvolto nella puleggia: questi due componenti viaggiano quindi separati. Piombi e girelle è meglio riporli in un secondo contenitore, oppure suddividere la coffa in settori mediante divisori in legno.
    Se non vogliamo usare una coffa, possiamo costruirci una cassetta di legno oppure, se riusciamo a reperirla, l’ottima cassetta in plastica che si usa per i pomodori, a cui incollare due listelli di sughero per appuntarci gli ami:

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    [size=12pt]Finalmente a pesca[/size]

    Il palamito si può manovrare anche da soli, ma l'ideale è farlo in due. La prima volta sarebbe sempre meglio che un amico ci accompagnasse e che la prima calata fosse fatta in piena luce: dobbiamo infatti renderci conto di come funziona il tutto ed osservare se di fronte a noi c'è uno sbarramento di reti.

    Mettiamo la vela al barchino, appendiamo il piombo contrappeso (quello da 1 kg se il vento è debole, quello da 2 kg se è forte), colleghiamoci il trave del palamito e facciamolo navigare col vento in poppa. Facciamo scorrere le 33 bracciate finché arriviamo al primo snodo rosso: attacchiamoci il piombo da 20 gr se il vento è debole, quello da 150 gr se è forte, ed agevoliamo il suo allontanamento dalla riva. Colleghiamo il primo amo, inneschiamolo e facciamo scorrere il trave. Colleghiamo ed inneschiamo gli altri 4 ami.
    Ops! Snodo verde! Che cosa significava? Ah, già, il galleggiante. Colleghiamolo e via. Dopo altri 5 ami, di nuovo lo snodo rosso: piombo da 20 gr e via anche lui.
    Siamo finalmente arrivati alla fine del palamito. Non ci resta che attendere.
    Quando è arrivato il momento in cui avete deciso che è ora di salpare il palamito, procedete in questo modo: man mano che recuperate un amo, un piombo o un galleggiante, sganciatelo e riponetelo nella coffa. Se c'è ancora l'esca, mi raccomando, staccatela, altrimenti sai che profumino in casa, dopo qualche giorno, se per caso ci dimentichiamo di ripulire gli ami!

    Suggerimenti:
    – per velocizzare la calata, gli ami si possono innescare già da casa. Trattandosi di un palamito 'leggero' e da sottocosta, è meglio usare esche morbide, le stesse che usiamo con le canne (cannolicchio, polpa di oloturia, vermi, bibi, gamberetti, ecc…).
    Se intendiamo fare una sola calata da lasciare in pesca per tutta la notte, allora possiamo usare anche striscioline di calamaro e seppia.
    – prima di calare il palamito, accertatevi che di fronte a voi non ci sia lo sbarramento delle reti, che il fondale non sia molto accidentato e che le alghe siano basse e diradate, altrimenti gli ami si incagliano ed il palamito non avanza.

    be come sempe le tue guide sono utilissime e preziosissime, si capisce tutto alla perfezione e quasi quasi…..

    no ora troppo da fare, piu in la casomai, la rispolvererò per realizare anche il mio barchino a vela accostare nell'armadio al barchino divergente gia in mio possesso

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    ^NONNOROBY^

    @Nonnoroby

    Amministratore del forum

    Grazie, Vincè, il tuo post mi rassicura sulla chiarezza dell'esposizione, per la quale avevo qualche dubbio in quanto su certi passaggi non mi sono dilungato troppo sui particolari.
    Ciò non è dovuto però a negligenza, ma ad una precisa scelta per due motivi ben precisi:
    – non appesantire troppo il testo che, come ben sappiamo, può stancare il lettore
    – lasciare libero sfogo alla fantasia del costruttore, che potrebbe anche apportarvi delle migliorie.
    Il mio progetto, infatti, ha solo gettato le basi della costruzione del palamito, che ciascuno di noi è in grado di sviluppare e modificare anche in base alla propria esperienza.
    In ogni caso sono sempre disponibile ad integrare, con posts aggiuntivi, eventuali passaggi che dovessero necessitare di un approfondimento.
    Il tempo a disposizione, purtroppo, è il primo nemico della costruzione di questo tipo di palamito. Però, se inizi piano piano…. arriverai ad averlo pronto per quest'estate, che è la stagione più proprizia per il palamito a vela (di notte, quando i villeggianti sono in discoteca).
    Ciao Vincè. 

    Ciao a tutti sono nuovo di questo stupendo forum: Sono un dilettante che negli ultimi anni, nel tempo libero che il mio laoro mi lascia, cerco di rilassarmi e divertirmi praticando la pesca da spiaggia. Ultimamente mi sono innamorato della tecnica di pesca con palamito a vela ed ho ritrovato quello che avevo piu' o meno in mente,  nella descrizione del palamito a vela mod. DeLUXE.
    Sto reperendo tutto il materiale che mi serve ma non riesco ad individuare, come marca, il nylon per la lenza madre. Lo cerco da 0,70 in bobbina da 500 0 1000 mt mlto morbodo. mi puoi dare delle indicazioni??
    Ti ringrazio anticipatamente.

    1

    ^NONNOROBY^

    @Nonnoroby

    Amministratore del forum

    Anzichè lo 0.70 ti consiglio lo 0.80 perchè tutta la strutturà, in acqua, acquisterà un certo peso. Per quanto riguarda la marca è la "Gruppo DP", la stessa, per intenderci, che produce il famoso nylon "Asso di Cuori, Asso di Denari, Asso Flex". Questa ditta produce anche un nylon più comune adatto ai palamiti.
    Ma non comprare assolutamente il nylon per farti il palamito da un rivenditore di articoli da pesca sportiva, perchè ti spennerebbe (con la scusa che è del Gruppo DP). Devi comprarlo dai rivenditori di articoli per pescatori professionisti (rivenditori di reti da pesca e simili), perchè lo pagherai un decimo. Se non lo trovi in bobine, dovrai purtroppo comprarlo in matasse (più laboriose da svolgere, se non disponi di un aspo).
    Per qualsiasi delucidazione non esitare a contattarmi.
    Ciao

    Grazie mille Nonnoroby sia per quanto richisto che per il suggerimento per gli acquisti. Sarò lieto di mostrarti alcune foto dei risultati della pesca (sperando che sia stato bravo nell'utilizzo dello strumento). Grazie ancora e alla prossima.

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    ^NONNOROBY^

    @Nonnoroby

    Amministratore del forum

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    Grazie mille Nonnoroby sia per quanto richisto che per il suggerimento per gli acquisti. Sarò lieto di mostrarti alcune foto dei risultati della pesca (sperando che sia stato bravo nell'utilizzo dello strumento). Grazie ancora e alla prossima.

    Il miglior suggerimento che posso comunque darti è il seguente: dai libero sfogo alla tua fantasia e alla tua inventiva, non attenerti rigidamente alla descrizione (mantieni costanti solo le proporzioni delle misure) e costruisciti il tuo palamito personalizzato.
    Per quanto riguarda il nylon, dai uno sguardo anche su ebay, dove ho visto prezzi molto interessanti sulle bobine da 1000 mt. Tieni presente che le perline, comprate in merceria, costano una stupidaggine e che le girelle, non dovendo sostenere sforzi, possono essere anche le più ordinarie che trovi.
    Ciao.

    arieccomi, anke in parte II ho bisogno di kiarimenti:
    – 1kg (o anke 2) + (400+150)gr di piombo + il peso di girelle e ami (anke se controbilanciati da galleggianti
    e altre parti in plastica) sn un bel peso, ma il barkino ce la fa a reggerli tutti e tirarli?
    – di galleggianti  tondi da rete o palamito ce n'é di varie grandezze e portate, quale misura consigli?
    – cn la successione piombo-braccioli-gall-braccioli l'andamento del palamito in acqua sarebbe alternato (15
    bracciate verso l'alto fino al galleggiante, le successive 15 verso il basso fino al piombo), se invece ad ogni
    gall abbinassi sotto un piombo e a seguire 10 braccioli e altro gall+piombo ecc., secondo te l'andamento potrebbe essere + lineare?
    spero di averti stuzzicato cn i miei quesiti. ciao

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    ^NONNOROBY^

    @Nonnoroby

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    arieccomi, anke in parte II ho bisogno di kiarimenti:
    – 1kg (o anke 2) + (400+150)gr di piombo + il peso di girelle e ami (anke se controbilanciati da galleggianti
    e altre parti in plastica) sn un bel peso, ma il barkino ce la fa a reggerli tutti e tirarli?
    – di galleggianti  tondi da rete o palamito ce n'é di varie grandezze e portate, quale misura consigli?
    – cn la successione piombo-braccioli-gall-braccioli l'andamento del palamito in acqua sarebbe alternato (15
    bracciate verso l'alto fino al galleggiante, le successive 15 verso il basso fino al piombo), se invece ad ogni
    gall abbinassi sotto un piombo e a seguire 10 braccioli e altro gall+piombo ecc., secondo te l'andamento potrebbe essere + lineare?
    spero di averti stuzzicato cn i miei quesiti. ciao

    Ovviamente il palamito a vela, che deve trascinarsi dalla riva tutto quanto, deve essere calato in una zona sabbiosa in cui le alghe, se sono presenti, non devono essere alte, altrimenti ami e piombi rischiano continuamente di agganciarsi alle rocce o alle posidonie.
    La spinta dipende poi dall'intensità del vento che soffia da terra: se è solo una brezza, devi alleggerirlo togliendo qualche piombo, se è abbastanza teso ti trascina tutto.
    Il modello di palamito che ho presentato si presta a tutte le soluzioni possibili, in quanto non c'è nulla di fisso. Non ti resta che fare varie prove di configurazione per trovare quella che risponde meglio alla zona di pesca: la conoscenza del fondale ti darebbe una grossa mano.
    I galleggianti da rete, quelli ovali, hanno proprio la misura di un uovo di gallina, quelli a ciambella hanno una misura proporzionale a quelli ovali.
    La sequenza piombi-galleggianti da me descritta serve per dare al palamito un apposito andamento di sali e scendi, che però puoi modificare come più ti pare in base alle esperienze delle prime calate.
    Perché non consulti Saragone che questo palamito se l'è già costruito e sperimentato? Potrebbe darti dei suggerimenti sulla configurazione migliore che lui ha trovato.
    Però, ripeto, siccome è tutto smontabile puoi sbizzarrirti come meglio credi.
    La grande fregatura di questo palamito restano le reti dei pescatori e l'affollamento di bagnanti e natanti: se puoi evitare gente e barche pescando di notte, non altrettanto puoi fare con le reti

    Ciao Nonnoroby,complimenti per la tua guida.
    Sono incuriosito e vorrei costruirmi da me questo palamito a vela ti chiedo se è possibile avere delle foto del tuo palamito per avere un'idea di come risulta ultimato il palamito….

    grazie

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    ^NONNOROBY^

    @Nonnoroby

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    Ciao Nonnoroby,complimenti per la tua guida.
    Sono incuriosito e vorrei costruirmi da me questo palamito a vela ti chiedo se è possibile avere delle foto del tuo palamito per avere un'idea di come risulta ultimato il palamito….

    grazie

    A dirti la verità , tutti i palamiti che mi ero costruito mi son stati 'fregati' dagli amici nel corso degli anni, però qualche mese fa, più per passare il tempo che per usarlo, mi sono ricostruito la 'barchetta', che più che barchetta definirei un 'traghetto', date le sue proporzioni (pensa che la zavorra anti-rovesciamento pesa 8 kg!). Appena mio figlio mi insegna ad usare il "bluetooth" per inserire la foto nel PC, posterò senz'altro la foto (fatta col cellulare, visto che non ho ne videocamera ne fotocamera). Promesso.

    Ciao nonnoroby volevo ringraziarti per tutto ciò che fai per noi.

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    ^NONNOROBY^

    @Nonnoroby

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    Ciao Nonnoroby,complimenti per la tua guida.
    Sono incuriosito e vorrei costruirmi da me questo palamito a vela ti chiedo se è possibile avere delle foto del tuo palamito per avere un'idea di come risulta ultimato il palamito….

    grazie

    Ciao Mauro,
    come promesso ecco qua le immagini della 'barchetta'. Due cose:
    – devi scusarmi per la pessima qualità delle immagini;
    – non farti impressionare dalla gretezza del barchino: una volta stuccato e verniciato, farà la sua bella figura.
    Come avevo premesso nel mio post precedente, nel corso degli anni avrò costruito una decina di palamiti, che i 'cari' amici si son tutti fregati (naturalmente mi ricompravano il materiale da assemblare).
    Ma qualche mese fa, annoiato per una tremenda giornata di pioggia, mi sono ricostruito il barchino, anche se non ho ancora assemblato ne trave ne coffa (lo farò alla prossima giornata di pioggia…forse).
    Stavolta però ho voluto esagerare nelle dimensioni, tanto è vero che ho ribattezzato il barchino "Traghetto", per sperimentare se con queste dimensioni il "traghetto" riesce a trascinarmi il palamito anche in presenza di alghe (naturalmente non esageratamente alte). Però purtroppo non ho ancora avuto modo di collaudarlo.
    Per le dimensioni, tu attieniti a quelle da me indicate nel tutorial.. Ma se hai tempo, voglia e materiale (io ho ricavato il legno da un pallet che viene usato dagli auto trasportatori o nei magazzini dei corrieri, quelli vecchi te li tirano dietro…), prova pure a costruirtene uno dalle dimensioni maggiorate.
    Per l'albero e la vela, ho usato un vecchio ombrellone da spiaggia (quelli col tubo sottile), per il contrappeso ho fuso del piombo dentro un barattolo di pelati. Ciao
    senzatitolo1b.png

    foto0043m.jpg

    foto0044n.jpg

    foto0046nw.jpg

    foto0047t.jpg

    foto0048jz.jpg

    foto0049iw.jpg

    foto0050e.jpg

    Grazie per le foto Nonnoroby…quando avrai una fotocamera potresti gentilmente fotografare qualche parte del palamito (senza barca) per piacere?

    Grazie e ancora complimenti per la pazienza e per le guide..

    ciao nonnoroby,
    sei sempre un grande ùùooiuuy
    siccome ho seria intenzione di costruirmi il barchino volevo farti alcune domande:
    1. per il palamito invece di 100 ami posso metterne solo 50 oppure vengono sfasate le misure?
    2: potresti dirmi quali sono gli ami da palamito;
    3:per quanto riguarda le esche oltre la sarda cos'altro si può utilizzare?
    grazie in anticipo per le risposte.

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