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Pesca con la bilancia

Forum PESCI E TECNICHE DI PESCA Pesca con la bilancia

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  • Ciao ragazzi, secondo voi, la bilancia, è utile per procurarsi il vivo?
    Mi sapreste indicare qualche prodotto valido?

    La bilancia è adatta a pescare ad una profondità fra gli 80 cm e il metro,soprattutto è indicata per catturare cefali nei fiumi.Puoi usarla solo su fondali piatti,perchè i 4 piombi devono essere equidistanti e aderire bene al fondo,in modo che la rete sia ben tesa.In fiume è consentita fino alle 6 del pomeriggio e con licenza.In mare secondo me è inutile.Ci sono vari modelli,larghe da un metro a due metri,se devi prenderla prendi quella più grande,e abbinala alla rete a maglie strette.Poi ci vuole il palo di sostegno,va bene anche una vecchia canna fissa alla quale toglierai il cimino e i segmenti sottili.Saluti.

    Grazie mille per la risposta Roby… ma perchè per il mare la trovi inutile?
    Non ha lo stesso funzionamento di un razzaglio?
    Perchè la profondità è limitata? Non basterebbe immergere il palo che la mantiene, per farla lavorare anche su fondali più alti? Scusami per le mille domande, ma sono molto incuriosito, la vorrei prendere, ma non voglio buttare via soldi…

    1

    ture

    @ture

    Partecipante

    Quote:
    ……Non ha lo stesso funzionamento di un razzaglio?……..      ………. Scusami per le mille domande, ma sono molto incuriosito, la vorrei prendere, ma non voglio buttare via soldi…

    secondo me ti converebbe il rezzaglio….

    Anch'io la penso come robyjerk, ho assistito in passato a vari tentativi di usare la bilancia qui a bari, ma tutti faticosi, complicati e (soprattutto) infruttuosi: il 1° tentativo a cui ho assistito é stato su un molo, la canna a cui era appesa lavorava quasi in verticale e al 1° recupero si é spezzata (conclusione, occorre un bastone bello rigido).
    Il 2° l'ho visto fare da una scogliera bassa con il fondo irregolare, la rete si poggiava di traverso e dopo qualche calata si é strappata (fine del tentativo, prede 0).
    Altro inconveniente, per gestire la bilancia hai bisogno sia lateralmente che dietro di tanto spazio, almeno
    pari all'ingombro di tutta l'attrezzatura.
    Sono certo che nel forum troverai altri consigli, io ti consiglio una semplice bolognese con galleggiante piombato per insidiare aguglie, boghette, sauri e sgombretti in corrente.

    La risposta di greybear è molto completa,posso aggiungere che la bilancia agisce dal basso verso l'alto,il rezzaglio dall'alto verso il basso.In mare appena superi il metro di profondità i pesci hanno il tempo di scappare durante il sollevamento della bilancia.E poi c'è la prova empirica:anche io ho visto qualcuno pescare con la bilancia in mare,ma non prendevano nulla!E' molto più fruttuosa la classica bolognese con galleggiante,oppure una canna da fondo col pasturatore,ed è anche più divertente prenderli così i pesci esca.

    1

    ^NONNOROBY^

    @Nonnoroby

    Amministratore del forum

    Quote:
    Ciao ragazzi, secondo voi, la bilancia, è utile per procurarsi il vivo?
    Mi sapreste indicare qualche prodotto valido?

    Per questo scopo la bilancia è utilissima (io il vivo lo procuro così), però è limitata a determinati spot, che si trovano sempre in acque salmastre (canali di sbocco a mare) o nei fiumi a bassa profondità, che i muggini risalgono anche per molti chilometri (l'ideale è comunque nei pressi della foce).
    Gioca a suo grande favore la torbidità dell'acqua (più è trasparente, meno funziona). Al mare, hai qualche possibilità pescando dai moli nella risacca se il mare è bello formato e 'schiumoso', in caso contrario la trasparenza dell'acqua mette subito in fuga i pesci (tra le prede, può capitare anche la spigola, specialmente alla foce).
    Il rezzaglio è differente, in quanto cattura in 'discesa', ma con acque limpide ha anch'esso poche probabilità. Inoltre richiede una tecnica di lancio per la quale occorre molto allenamento.
    Il bastone da bilancia, se non è di ottima qualità (la miglior marca è la Bombarda, sono da preferire i bastoni di colore rosso mattone), cede inesorabilmente anche se non eserciti sollevamenti violenti.
    Il periodo più propizio è durante l'inverno (le acque gelide rallentano le fughe dei pesci) e gli orari migliori sono dal tramonto all'alba quando è già buio.

    Grazie mille ragazzi…. ci penso un pò su, e poi vedo se mi conviene prenderla..

    ragazzi anche io ho lo stesso problema per procurarmi il vivo.. credo che:
    1. la bilancia sia poco funzionale per i motivi già spiegati da robyjerk..
    2. pescare i pesci esca con il pasturatore o a PAF sia difficile perchè devi aspettare che qualche pesce ti abbocchi e devi tirarlo in modo che l'amo non si conficchi nella gola altrimenti hai perso l'esca che poi oltretutto sarà traumatizzata e non darà l'effetto di un bel cefalo pescato con il rezzaglio…
    3. il rezzaglio appunto per me è il metodo più efficace e redditizio ma difficile da utilizzare… con il rezzaglio una volta che lo si prende di pratica il pesce pescato è intatto basta solo piazzarlo come esca o conservarlo nel secchio con l'ossigenatore..
    io vorrei comprare un rezzaglio per procurarmi il vivo ma non so dove comprarlo.. qualcuno che mi può aiutare??? grazie

    1

    ture

    @ture

    Partecipante

    manda un mp a vincenzospinning o peppino, loro lo usano e ti potranoo sicuramente aiutare….

    Un saluto a tutto il forum.
    Il rezzaglio lo trovi anche su Ebay, ma prendi quelli artigianali!
    Anche io l'ho preso , me lo sono fatto fare, mi deve arrivare ancora e non vedo l'ora di poter iniziare ad imparare a tirarlo.
    Saluti

    Quote:
    Un saluto a tutto il forum.
    Il rezzaglio lo trovi anche su Ebay, ma prendi quelli artigianali!
    Anche io l'ho preso , me lo sono fatto fare, mi deve arrivare ancora e non vedo l'ora di poter iniziare ad imparare a tirarlo.
    Saluti

    io l'ho preso da XXXXXXXXX
    c'è una vasta scelta, nylon, panno, ecc… di diversi diametri e larghezza della maglia.
    non sapevo usarlo ma guardando i filmati su youtube ho imparato  >calabria>

    IL REGOLAMENTO VIETA L'INSERIMENTO DI LINK COMMERCIALI
    Lo Staff

    io invece la trova utilissima…fin da piccolino mio padre mi ha insegnato ad usare la bilancia, e dai 7 anni fino ai 14 posso dire di aver imparato bene ad usarla!… la mia passione per la pesca è nata proprio da lì!!
    certo il fondale deve essere abbastanza regolare, ma non è strettamente necessario che sia perfettamente piatto…alla peggio perderai qualche sogliola che passa sotto la rete!
    la strategia che usavo consisteva in una serie di passaggi:  aprire bene la rete e gettarla in acqua…nella zona della bilancia stessa ho sempre intorbidito l'acqua buttandoci da riva "palle" di sabbia ( si può anke pasturare) …i pesci all'inizio si spaventano della rete, sono diffidenti e non ci passano in mezzo…ma dopo 10-15 minuti è come se capissero che non è così "pericolosa"…
    a questo punto entra in gioco l'abilità del "pescatore"… per essere sicuri di prendere qualcosa bisogna tuffarsi in acqua con la maschera…e dare un occhiata alla zona…se siete fortunati e c'è già del pesce che transita nella rete, si alza immediatamente la stessa ed è fatta…
    se non c'è verosimilmente molto movimento, lo si crea agitando la sabbia ei sassi con i piedi nelle immediate vicinanze  della rete stessa o agitando la sabbia infilando direttamente il piede dentro la rete , sopra si intende ( non toccate le aste di ferro perchè il rumore spaventa i pesci) 
    mi raccomando non bisogna agitare troppo il fondale se no poi non si vede più niente con la maschera!
    in ogni caso, presumibilmente, i pesci si accumuleranno in quella zona…a quel punto basta "indirizzare" i pesci stessi nella direzione della rete ( bisogna muoversi abbastanza velocemente perchè i pesci più intelligenti spesso evitano di entrarci come se avessero un muro sui 4 lati della rete)…e appena transitano nella rete, sbam…un'alzata decisa…

    in alcune occasioni ho anche preso 7-8 fino a 10 minutaglie in un solo colpo ( mormorine, trigliette, piccole leccette o mini saraghetti, sogliole) …ho notato che :triglie e sogliole sembrano non accorgersi quasi per niente della rete ( ci stazionano anche per parecchio tempo) , le mormore sono quasi sempre diffidenti, ma con una "spinta" fatta bene entrano tranquillamente ( bisogna però essere veloci ad alzare perchè tendono ad uscire velocemente) , le lecce sono totalmente incuranti ed entrano praticamente da sole, il problema è che transitano ai 50km/h!! ( spesso me le sono ritrovate nella rete senza accorgemene mentre alzavo per altri pesci)

    capisco che magari molti di voi non hanno intenzione di buttarsi in acqua per prendere il vivo, ma se si alza la rete in maniera così casuale è abbastanza difficile prendere qualcosa!
    e cmq vi assicuro che è molto divertente ( o almeno lo era per me da bambino)

    infinre vorrei chiarire alcune cose:

    -per quanto riguarda il bastone, paradossalmente anche un bastone in legno di scopa va benissimo…mi ha sempre funzionato allo stesso modo o anzi meglio di altri tipi di bastone o di canne…la rigidezza cmq è fondamentale
    – la rete chiaramente più grande è  più è "catturante" e più è difficile da gestire
    – non è vero che non si prende niente , anzi. in mezz'ora se si vede già da subito che c'è pesce si possono prendere parecchi esemplari . la cosa bella è che raramente si alza la rete per un solo pesce, spesso ne ritrovi 2-3, 4 alla volta.
    – costa molto meno di un rezzaglio e non ha bisogno di allenamento

    mio padre era molto orgoglioso di me e di mio fratello…e noi che eravamo bambini ci divertivamo un mondo a trovare il vivo per lui!!…e ogni volta che si prendeva qualche predatore con il "NOSTRO" vivo eravamo al 7° cielo!

    1

    ^NONNOROBY^

    @Nonnoroby

    Amministratore del forum

    Anche se per molti pescatori 'antichi' la pesca con la bilancia è l'unica praticata (o almeno la più assidua), personalmente non lo reputo un metodo di pesca sportiva quanto piuttosto un mezzo efficace per procurarsi l'esca per fare la pesca col vivo (con teleferica o meno).
    In tal senso io nel passato l'ho usata tantissimo e posso assicurare che è uno dei mezzi più efficaci per procurarsi l'esca viva e che non lede minimamente il pesce esca.
    A seconda degli spot in cui viene usata la bilancia si possono tirar su vari tipi di pesce, però per mia esperienza personale mi sento di suggerire di trattenere solo due tipi di pesci, il muggine e l'anguilla, che per le loro caratteristiche sono i più adatti per l'innesco.
    A titolo personale suggerisco poi di rilasciare tutti gli altri tipi di pesce che non intendiamo escare, anche se la loro taglia è legale, sempre per rientrare nel discorso della loro efficacia (cioè la resistenza a restare vivi il più a lungo possibile) e poi della vera sportività.
    Si badi bene, la pesca con la bilancia è legalmente permessa ai pescatori amatoriali e tutto il pesce pescato è trattenibile quando rientra nei limiti consentiti di taglia e quantità: quindi il rilascio del pesce non-esca è solo una questione di scelte personali, e questo mio post non verte assolutamente su questo aspetto quanto sulla descrizione dell'attrezzo.
    E' bene però sapere che in alcune località vigono delle restrizioni anche molto rigide sulla pesca con la bilancia, per cui è sempre bene informarsi prima di avventurarsi in quei luoghi con questo attrezzo.
    La bilancia che useremo per procurarci l'esca è quella che ha i lati di cm 150×150 (conosciuta anche con il nome di bilancella) e per praticità di utilizzo dovrebbe essere composta da:
    – 2 archi di acciaio telescopici con alle estremità due piombi sagomati a cui legare la rete (questi archi sono adatti in spot con forti correnti)
    – 2 archi di acciaio telescopici con alle estremità due piccoli ottoni sagomati a cui legare la rete, molto più leggeri dei primi (questi archi sono adatti in spot con deboli correnti)
    – 2 reti in nylon leggero da legare agli archi (1 è di riserva qualora la prima si 'buchi')
    – 1 morsetto specifico per gli archi (opzionale)
    – 1 sagola da 3 mm di diametro (lunga da 3 a 6 mt, a seconda della lunghezza del palo)
    – 1 palo telescopico da bilancia in vetroresina (lungo 5, 6 o 7 mt a seconda dello spot e della propria prestanza fisica)
    – 1 prolunga curva per il palo, in alluminio, terminante con una forca da appoggiare alla coscia per fare leva sul palo
    – 1 contenitore da 15 lt (ottimo l'ex-contenitore di pittura murale all'acqua, provvisto di coperchio  a cui avremo praticato una decina di fori con una punta da trapano)
    – 1 ossigenatore a pile da usare durante il trasporto dell'esca.

    Nota: il palo deve essere di ottima fattura ed ultra resistente, in quanto è sottoposto a fortissime sollecitazioni. Il suo prezzo si aggira sugli 80 € e anche di più, a seconda della qualità e della lunghezza. La prolunga curva costa sui 25 €, l'ossigenatore a pile costa intorno agli 8/10 € + il prezzo delle pile, le reti e gli archi intorno agli 8/10 €. Il costo, insomma, non è proprio contenuto.

    Gli spot: gli spot più proficui sono lungo gli argini dei fiumi con sbocco a mare, a cominciare dai pressi della foce sino a risalire anche per molti km all'interno. La profondità non deve essere eccessiva (sul metro e mezzo massimo) e la corrente meglio se è debole. Se le 'tirate' risultano a vuoto, conviene spostarsi di una decina di metri per volta sino a trovare il punto buono. Se conoscete lo spot e sapete che dà buoni risultati, potete tentare il prelievo dell'esca anche poco prima di andare a pesca, altrimenti conviene procurarsi l'esca dalla sera prima per non rischiare di perdere la giornata. Altri spot ideali sono i canali di acque salmastre che congiungono il mare agli stagni e, ovviamente, gli stagni stessi, qualora non siano stati dati in concessione ai pescatori professionisti. L'uso in mare della bilancia è poco proficuo a causa della trasparenza dell'acqua, qualche risultato si ottiene a volte nella risacca di scaduta, ma sempre se l'acqua è torbida.

    In azione: la prima cosa da fare è di riempire il contenitore per tre quarti di acqua e montare l'ossigenatore sulla parete, pronto per l'accensione dopo la cattura del primo (o dei primi) pesce esca. Poi si montano gli archi telescopici: vanno aperti per quattro quinti, si incrociano in modo perfettamente perpendicolare l'uno con l'altro e vanno tenuti insieme con l'apposito morsetto (se si possiede), altrimenti vanno legati direttamente con la sagola nel punto di incrocio, facendo fare alla sagola numerosi e stretti giri intorno ai ferri. Si collegano quindi i quattro angoli della rete nella gola dei terminali sagomati degli archi con un nodo parlato o a bocca di lupo.
    Ora si distende completamente il palo telescopico, vi si infila la prolunga curva e si lega l'altra cima della sagola alla punta del palo, regolando la lunghezza della sagola in modo che la base della rete sia a 50 cm dal punto di congiunzione tra palo e prolunga.
    Ci si sposta lungo l'argine e si cala la rete in acqua sino a farle toccare il fondo. Si appoggia la forca della prolunga sulla coscia e ad intervalli di qualche minuto si solleva la rete tirando a se il palo facendo leva sulla forca. Non è importante che il movimento sia veloce quanto piuttosto che sia continuo sino a sollevare la rete sul pelo dell'acqua. Se c'è un pesce nella rete, lo sentiamo immediatamente appena solleviamo la rete dal fondo.

    A fine pescata: il palo è molto soggetto a sporcarsi e la sporcizia tende ad incrostarsi, se trascurata. Queste incrostature sono micidiali per un palo telescopico, per cui è buona norma, rientrati a casa, smontare ogni volta tutti gli elementi del palo e lavarli singolarmente con abbondante acqua corrente, aiutandosi anche con un panno morbido. Rimontare gli elementi solo quando sono perfettamente asciutti, anche all'interno.

    Per risparmiare le pile: una volta giunti sulla spiaggia, possiamo anche riporre l'ossigenatore se ci portiamo dietro un retino in cui riversare i pesci esca, retino che appenderemo in riva su un pezzo di canna di palude o altro tipo di sostegno. Questa soluzione non è però consigliata in caso di forte risacca (il forte sballottamento indebolisce i pesci).
    Gli ossigenatori migliori sono quelli a 12 V, che si possono alimentare con apposita batteria al piombo di piccole dimensioni comodamente ricaricabile.

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