Se i pallini che compongono il bulk fossero appiccicati gli uni altri altri, avrebbero lo stesso effetto di una torpilla, e quindi converrei con te che potrebbero essere sostituirli da una torpilla.
Ma siccome sono solo ravvicinati, il loro peso totale viene suddiviso in una porzione più ampia del terminale, contrariamente a quello di una torpilla che concentra il suo peso in una porzione precisa del terminale.
Infatti i singoli pallini che compongono il bulk possono essere variamene distanziati tra loro e sparsi, faccio un esempio, anche lungo una porzione di 50 cm del terminale. Inoltre i singoli pallini che compongono il bulk posso avere anche pesi differenti gli uni dagli altri, non per forza uguali (p.e. il primo pallino di gr 0.3, il secondo pallino di gr 0.2 e messo ad una distanza di 10 cm dal primo, il terzo pallino di gr 0.1 e messo ad una distanza di 10 cm dal secondo, e così via per gli altri pallini che compongono il bulk).
Ecco perché, quando si arma un terminale con i pallini, si preferisce il bulk alla torpilla di pari peso.
A seguire verranno poi montati i restanti pallini che non fanno parte del bulk e che verranno sparsi nel resto del terminale. Anche i pallini sparsi avranno un peso a scalare. Tutto l'insieme (bulk + pallini sparsi) conferisce al terminale una discesa molto più 'morbida' verso il fondo, utilissima per quei pesci che sono soliti mangiare a diverse altezze dal fondo o a seguire l'esca durante la discesa.
Più è lunga la canna, più si riesce a dare un andamento 'morbido' al terminale, distanziando maggiormente sia i pallini del bulk che quelli sparsi.
Un'altra cosa da tener presente quando si pesca col galleggiante (sia che si usino i pallini sia che si usi la torpilla 'secca') è che alcuni pescatori preferiscono uno svolazzo completamente libero del bracciolo, mentre altri preferiscono appesantire anche il bracciolo mettendoci uno o due pallini.
Sia l'uno che l'altro metodo sono entrambi validi e sono legati soprattutto alle condizioni della corrente presente in quel momento.
