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Ovviamente parlo dei mulinelli rotanti maggiormente utilizzati nella nostra disciplina. Appena si viene in possesso di uno di questi gioiellini ci assale sempre un dilemma: portarli a pesca o chiuderli nella vetrinetta in salotto? L'estetica non manca a questi oggetti che possono anche sembrare fragili e delicati ma quando sentono odore di salsedine tirano furi gli attributi e chi è abituato ad usarli lo sa bene.
Vediamo di conoscerne qualcuno, in ordine rigorosamente alfabetico
ABU
partiamo da un antenato, il Mag III dotato di freno magnetico e guidafilo scomponibile durante il lancio. Un gioiellino mai più replicato. Roba di 30 e passa anni fa ma….ci fosse ancora <xcalabria>x<
ed arriviamo ai nostri giorni con il classico 6500 mag
affiancato dai suoi fratelli
il 6500 premium mag
e l' Hi speed
e chiudiamo con l'avveniristico TSR
Passiamo ora alla Akios, forse la marca più giovane fra le più note ma senza per questo sfigurare.
il 555M3
il 656 SCM shuttle
il 666 shuttle
Passiamo ora in casa Daiwa ed incominciamo con il
mitico Milionnaire 7HT osannato da tutti i surfcaster al mondo. Mulo sempre presente che non tramonterà mai
l'evoluzione della tecnica in casa Daiwa ha portato alla realizzazione di questi gioielli….sempre sulla linea dell'antenato
il 7HT turbo
il 7HT mag, il più apprezzato, ultimamente anche sui campi di lancio
ed il futuristico Mag ST
Cito, non solo per la cronaca (perchè ce l'ho anch'io) ma perchè è un ottimo mulo anche se poco apprezzato ed usato e poi la linea è molto accattivante.
l' Okuma magnetix disponibile nella misura 20 e 30
E chiudiamo in bellezza con i nuovi modelli della mitica Penn. Trattorini dotati di una potenza inimmaginabile, adatti al surf più duro.
il 515 mag2
ed il fratellino maggiore, il 525 Mag2
Spero che questa carrellata vi sia piaciuta ma che abbia, soprattutto, stuzzicato la curiosità e la voglia di cimentarsi con questi gioiellini.
La soluzione del Mag III con guidafilo scomponibile è una vera chicca!!!
Non capisco perché nessun'altro l'abbia riproposta!!!
Ciao Nicola!!!
Ne approfitto per chiederti una cosa!!! Quando si pesca in condizioni da surf, con forte vento frontale, penso sia molto difficile riuscire a non fare parrucche, motivo per la quale saremo costretti ad utilizzare il freno magnetico al massimo… In questi casi, c'è un reale vantaggio in termini di distanze tra fisso e rotante?
Seconda cosa… So che quando il piombo tocca l'acqua è importante fermare la bobina con il pollice… Ma di notte? Come si fa a rendersi conto quando il piombo tocca l'acqua?
Ciao!!
Ho comprato da poco il Penn 525 Mag 2 sotto tuo suggerimento. Adesso vorrei comprare tutti gli altri che hai mostrato… <xcalabria>x<
Qualche anno fa ero arrivato ad averne una ventina, ora qualcuno di meno ma ti posso assicurare che quando vedo quelli preparati dalla Zzetatuning mi viene la bava alla bocca >xcalabria>x<
Non fate così vi prego…
Domenica scorsa ne ho usato uno per la prima volta su una canna da casting… me ne sono innamorato…
non sono la stessa cosa lo so… ma rispetto a quelli a bobina fissa ( che uso da anni ) mi fanno sentire come un bambino che vede un giocattolo nuovo >x<calabria>x<
Domenica scorsa ne ho usato uno per la prima volta su una canna da casting… me ne sono innamorato…
non sono la stessa cosa lo so… ma rispetto a quelli a bobina fissa ( che uso da anni ) mi fanno sentire come un bambino che vede un giocattolo nuovo
Dai, Peppe, un piccolo sforzo…
Non te ne pentirai mai. Una volta possedevo anche gli Abu 5500 che usavo su canne da 4 once: una goduria che non finiva mai <xcalabria<x
e va bene… non ora perchè non ne ho la possibilità… ma cederò anch'io…
questione di tempo…
per la pratica con il freno… ne sto facendo tante ( parrucche ) sulla canna del mio amico!!! <<<calabria<<<
Probabilmente perchè con quel sistema il rotante sarebbe stato troppo facile da usare <<<calabria<<<
I controlli magnetici sui rot, specie quelli migliori, hanno fatto in modo di ridurre drasticamente le parrucche durante il lancio e questo anche con forte vento frontale. La parrucca di solito avviene perchè si verifica una maggiore velocità della bobina rispetto a quella del piombo (tieni conto che alcuni rotanti odierni girano a circa 50.000 giri/min.). Il piombo non traina adeguatamente il filo, questo si ammassa dal piombo fino al mulinello provocando il "gonfiamento" delle spire nella bobina e quindi la parrucca. Un forte vento in faccia accentua questo fenomeno in quanto impatta contro il piombo rallentandolo. E' per questo motivo che fra i surfcaster che usano il rot, in caso di forte vento frontale, si usano espressioni tipo "freno tutto chiuso" o "mag a zero". Certamente la distanza raggiunta sarà inferiore rispetto alle condizioni di vento assente ma comunque sempre maggiore rispetto ad un mulo fisso in cui le spire del filo saranno facile preda del forte vento creando pance incredibili.
Per quanto riguarda il blocco della bobina abbiamo sempre detto che è una questione di abitudine e di esercizio. Col passare del tempo si impara a percepire quel leggero sollevarsi della cima della canna nel momento in cui il piombo fa splash sull'acqua…..e il pollice andrà istintivamente a bloccare la bobina…..anche con una benda sugli occhi.
Ciao
Non sono proprio la stessa cosa come dici giustamente ma l'ammaliamento è identico <xcalabria>x<
Tanto per farti "soffrire" un pochino ti propongo il revo MGX di Abu <<<calabria<<<
la bobina di questo aggeggino pesa…….10 grammi
Tornando ai muli da surf ricordiamo che questi diavoletti, specie gli Abu, nel corso degli anni, sono stati oggetto di modifiche da parte della casa madre, portando alla nascita di modelli cult come
il Blue Yonder che ha segnato il passaggio dalle barrette ai listelli di rinforzo del telaio
o il Florida Orange
il massiccio Chrome
e, per i precisini, il linecounter con contametri integrato
E’ indispensabile acquisire un minimo di manualità con questi attrezzi perchè, rispetto ai muli fissi, richiedono un pochino di manutenzione in più. Nulla di trascendentale naturalmente, con gli attrezzi in dotazione si riesce a fare tutto l’ordinario tipo la pulizia interna ed esterna e lo smontaggio dei cuscinetti per il lavaggio. Agli inizi la meccanica dei rotanti era davvero semplice, specie gli Abu. Spesso si aprivano su due piedi in spiaggia per cambiare la bobina imparruccata o, al limite si smanettava con i cilindretti dei centrifughi passando da quelli in bachelite a quelli in carbonio o silicone. Il self made cominciava a prendere piede e dalla conversione dei modelli dotati di guidafilo, si è passati ad operazioni più “cruente” come l’alleggerimento delle bobine, delle guanciole e delle manovelle di recupero, a volte con risultati deleteri, fino ad arrivare ad interventi più tecnici ma sicuri come la sostituzione di pignoni ed ingranaggi. L’operazione più impegnativa e tecnicamente più evoluta consisteva comunque nell'applicazione di sistemi monomag e multimag capaci di cambiare radicalmente il comportamento del rotante. Considerato che i rotanti più evoluti sono dotati di ogni ben di Dio, raccomando di non farsi prendere la mano dal fai da te. Se proprio non possiamo farne a meno limitiamoci magari a cambiare i classici cuscinetti in acciaio in dotazione con quelli ceramici del tipo Abec 5 o 7.
Infatti l’evoluzione in questo campo ha portato alla realizzazione di modifiche artigianali di fine ingegneria arrivando ad operazioni di altissimo tuning e, tanto per cambiare, i prodotti migliori sono made in Italy.
I telai della QTC in duralluminio, da scegliere nei colori preferiti, rosso, blu nero, oro, giallo ecc.
e gli italianissimi Zzetatunig realizzati in lega di metalli pregiati, anch'essi in svariati colori
passando per:
le guanciole esterne con sistema micrometrico di regolazione del mag
il sistema mag interno
le bobine….leggere come una piuma
ed altri numerosi accessori come leve, ingranaggi, assi, guance trasparenti ecc.
e il risultato che potrete ottenere potrebbe essere un gioiellino come questo
Una piuma di peso inferiore ai 300 grammi da far urlare sulle praterie…..ma anche il portafoglio sarà un pochino più leggero <xcalabria>x<
Nicò, dimmi la verità, devi essere sincero al 100%!!!! Ci stai provando a farci inculcare la passione del rotante vero??? <xcalabria>x<
No, lo dico perché ci stai riuscendo!!!! Se non fosse per il poco tempo che ho, a quest'ora sarei già armato di ripartita e rotante!!! Anche per quei pochi giorni che torno a casa mi potrei allenare per il loro utilizzo, ma dalle mie parti trovare un campo piano e libero da alberi è impossibile!!!
L'ultima volta che ne ho trovato uno e che mi sono messo a provare il side, vedevo tutta la gente che rallentava con la macchina a fissarmi… La sfortuna ha voluto che mi ha visto anche un mio amico e dopo 5 minuti mi telefona: "Ora tu devi spiegarmi che c***o ci facevi in quel campo con la canna da pesca!!!!"
Ne ho trovato un'altro, lontano dalla strada, ma ci passano i fili dell'alta tensione… E non mi sembra il caso…
Andare in spiaggia vuol dire snocciolarmi 40km all'andata e al ritorno: non avendo macchina è un'impresa convincere i miei a lasciarmela, soprattutto tenendo conto del prezzo del carburante (mio padre ha avuto la brillante idea di comprare un benzina!!!)…
Comunque, il rotante è davvero un'attrezzo affascinante!!! Ci credo che chi ne prendere la manualità abbandoni definitivamente il fisso!!! E' come passare dal cambio automatico a quello manuale, di certo tutt'altra cosa!!!!
Ciao!!
Anche a me piacciono un casino… specie per la grande quantità di filo che possono contenere…
L'unico inconveniente è che se ti prudono le mani come me e inizi a smanettarci sopra è la fine…
Per adesso con quei soldi voglio comprare attrezzatura per la pesca sub, perchè mi sto appassionando sempre più anche a questa disciplina..
Comunque è chiaro che un rotante entrerà nella mia sacca prima o poi…
ma ci vuole anche la ripartita… e ci vuole anche il mare giusto, ecc ecc…
Secondo me o le cose le si iniziano a fare bene o niente…
Quindi io , per ora , niente! <<<calabria<<<
Certo Umberto, la ma è ormai diventata una missione <xcalabria>x<
Io non mi farei tanti problemi ad andare su un prato, la gente prima è curiosa poi ci fa l'abitudine e se qualcuno dovesse venire a vedere cos'hai nel secchio, sarebbe l'occasione per due sane risate.
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