Il palamito… opinioni a confronto

[1 MAXFISH @MAXFISH Partecipante]

Secondo me è la tecnica del palamito che è antisportiva, perchè non permette il catch and release, infatti il pesce arriva in barca, morto o agonizzante oppure con la vescica estroflessa. E' un metodo che assomiglia di più alla pesca professionale.

[1 enzo. @enzodc Partecipante]

beh',se peschi da riva con il vivo in fondali alte (pareti a picco)oppure a sj e ci peschi una cernia o altro,e'la stessa cosa….(a livello di vescica) ed e'capitato a me con piccole cerniole prese a sj in fondali di neanche 10mt ;non possiamo adesso vietare tutto ,altrimenti dovremo veramente darci all'ippica tenendo presente che potrebbe comunque spezzarci il finale e restare con l'apparato in bocca anche in altre tecniche….
numero 1

enzo

[1 ^NONNOROBY^ @Nonnoroby Amministratore del forum]

L'autorizzazione ad usare il palamito anche nella pesca amatoriale è una di quelle incongruenze del legislatore che non ho mai capito (insieme alla taglia minima dei pesci veramente ridicola).
Infatti ci manca poco che ti arrestino se usi più di tre ami in una canna, mentre puoi usarne sino a 200 nel palamito. E' vero che non puoi trattenere più di 5 kg di pescato, ma è anche vero che potresti tirarne su persino un quintale: il pesce eccedente che viene ributtato in acqua è sempre in grado di sopravvivere?
Per esperienza personale posso affermare: assolutamente no!
Naturalmente non contesto l'uso del palamito a livello amatoriale (la legge lo consente), ma personalmente non avrei nulla in contrario se questo attrezzo venisse un domani considerato per quello che realmente è: un attrezzo professionale al 100% e come tale non utilizzabile da parte dei dilettanti…

[1 ^MANUSPIN^ @manuspin Partecipante]

Quote:

E' vero che non puoi trattenere più di 5 kg di pescato, ma è anche vero che potresti tirarne su persino un quintale: il pesce eccedente che viene ributtato in acqua è sempre in grado di sopravvivere?

Ciao Nonnoroby, la legge sulla pesca sportiva non lo dice esplicitamente, ma non ricordo su quale fonte affidabile (mi pare un giornale di pesca con una risposta della Capitaneria di Porto, ma non sono certo) avevo letto  che oltre i 5 kg i pesci bisogna rilasciarli anche se già morti, per una questione di equilibrio dell'ecosistema…insomma quei pesci morti torneranno comunque nella catena alimentare

per quanto riguarda il palamito, per quelle 2-3 volte l'anno che lo caliamo, nella mia famiglia usiamo l'"accortezza" di essere 3-4 persone in barca…comunque con un semlice palamito da 100 ami è quasi impossibile superare 15-20 kg di pescato: i professionisti che calano 3-4 palamiti da 2000 ami e i pescherecci fanno già piazza pulita…

sul fatto della pesca antisportiva…è vero potrebbe esserlo, ma se una volta tanto ci concediamo il piacere di veder salire qualche bel nasello o gallinella, qualche sciabola, scorfano o sugarello di fondale che non sarebbero pescabili diversamente (a parte che con il bolentino di fondale, disciplina costosa e molto tecnica)…non mi sembra un'azione da bracconieri, se fatta con la giusta misura; è solo il mio parere
un saluto

[1 ^NONNOROBY^ @Nonnoroby Amministratore del forum]

Quote:

…non mi sembra un'azione da bracconieri, se fatta con la giusta misura

Ciao Manuspin,
e a me non sembra di aver fatto il minimo accenno che l'utilizzo di un palamito da 200 ami sia un'azione da  bracconieri… ho solo detto che, dal mio punto di vista, il palamito è da considerarsi un attrezzo professionale, non da bracconiere, visto che è consentito dalla legge.
Mi pare ci sia una bella differenza…
In ogni caso la mia non è una filippica contro il palamito, anch'io nel passato quando possedevo la barca l'ho usato, solo che esaurito l'entusiasmo iniziale mi divertivo molto di più a bolentino e a traina. Ma questo non toglie che, dal mio personalissimo punto di vista, io consideri il palamito come attrezzo da professionisti, anche se formato da soli 100 ami. Ma non ho assolutamente nulla contro i palamitai dilettanti.
Per quanto riguarda il quantitativo di pescato, ho affermato che si può arrivare benissimo anche al quintale, e non solo non è un'esagerazione, ma a volte è anche un quantitativo di gran lunga inferiore al reale.
Mai sentito parlare di palamiti escati con il muggine vivo? Mai sentito parlare di palamiti con braccioli di cavetto d'acciaio e salpati col verricello? E del trasferimento dei bestioni pescati dai dilettanti con questo sistema nei pescherecci dei professionisti prima di calare a terra?
Altro che gallinelle e sugarelli!
E purtroppo questo tipo di pesca si sta diffondendo sempre di più, dato che dalle mie parti, zona lagunare, prendere i muggini con la bilancia è facile quanto bersi un bicchier d'acqua.

[1 ^MANUSPIN^ @manuspin Partecipante]

Quote:

e a me non sembra di aver fatto il minimo accenno che l'utilizzo di un palamito da 200 ami sia un'azione da  bracconieri… ho solo detto che, dal mio punto di vista, il palamito è da considerarsi un attrezzo professionale, non da bracconiere, visto che è consentito dalla legge.
Mi pare ci sia una bella differenza…

si tranquillo, infatti non mi riferivo alla tua frase, dicevo in generale

come succede sempre quando si parla "scrivendo", c'è stato malinteso; solo le prime 3 righe del mio intervento precedente sono da considerarsi di risposta alla tua frase sui 5 kg di pesce; poi ho fatto solo delle considerazioni personali, infatti avevo lasciato lasciato uno spazio per separarae

Quote:

Mai sentito parlare di palamiti escati con il muggine vivo? Mai sentito parlare di palamiti con braccioli di cavetto d'acciaio e salpati col verricello?

no, ma ho sentito parlare (speriamo che siano solo chiacchiere da bar…) di professionisti e amatoriali che piazzano lunghi palamiti a galla a Ottobre e Novembre, sterminando decine di spadini per ogni calata…
altro che bracconieri, queste mi sembrano azioni da depravati!!!!

[1 ^VITTORIO^ @sparaglione71 Partecipante]

Il problema in linea generale, a mio modesto avviso, riguarda la non conoscenza della realtà in tutta la sua complessità, da parte del Legislatore e dei Ministri… chiamati a redigere e promulgare un qualsiasi emendamento. Nella storia della Legislazione Italiana in materia di pesca esistono una miriade di controsensi, mai chiariti.

Partendo dal DPR 1639/68, articolo 140 Limitazioni d'uso degli attrezzi:
d) il numero degli ami dei parangali complessivamente calati da ciascuna imbarcazione non deve
essere superiore a 200 qualunque sia il numero delle persone presenti a bordo;
su questo non ci piove.
Poi, però, all'articolo successivo che sarebbe il 142 (perchè il 141 è stato abbrogato) si legge:

Limitazioni di cattura
Il pescatore sportivo non può catturare giornalmente pesci, molluschi e crostacei in quantità superiore
a 5 Kg complessivi salvo il caso di pesce singolo di peso superiore.
Non può essere catturato giornalmente piú di un esemplare di cernia a qualunque specie appartenga.

In questo caso, il Legislatore, non ha citato la frase (qualunque sia il numero delle persone presenti a bordo) come ha fatto nel precedente articolo, quindi se domani decido di andare a calare una coffa, posso tranquillamente imbarcare mia madre (che non pesca), mio cognato (che va a caccia), mio zio. Sarò autorizzato a portare via 20 kg di pesce perchè la legge me lo permette.

Altra incongruenza, a mio avviso, mostruosa. Il 20 giugno è stasa sospesa la pesca al tonno rosso con il palangaro…per la riduzione delle quote 2012. Le imbarcazioni da diporto che usufruivano dei pressi speciali, quindi sportive, dovranno recarsi presso i Compartimenti di appartenenza …per restituire il permessino. Il Decreto è visionabileQUI. La legge cita:

Le unità autorizzate alla pesca sportiva /ricreativa potranno continuare ad esercitare tale attività anche dopo la chiusura temporale, prevista per il 14 ottobre, praticando esclusivamente il catch&release, come previsto dalla normativa vigente comunitaria.

Parecchi anni fa …aiutai mio zio a calare un palamito di 100 ami in un posto. All'epoca non c'erano eco e gps..ma si usavano dei punti sulla terraferma..per l'individuzione dello spot. Mentre si apprestava a finire ..sentì una botta terrificante. Decise di non toccarlo e andammo via. Dopo circa quattro ore tornammo e il palamito non c'era più. Lo trovammo circa 2 chilometri più al largo. In poche parole…avevamo preso un tonno in calata ..che trascinò tutto il palamito con se. Era una quarantina di chili e arrivò praticamente morto sulla barca. Questo per dire ..che neanche con un'unità coronarica di emergenza a bordo, a mio avviso, è possibile rianimare un tonno ..che abbocca ad un palamito. Eppure la legge consente questa tecnica con C&R. Ora mi domando: Ma si vogliono tutelare i tonni? E in che modo?

a voi la palla.
 

[1 ^MANUSPIN^ @manuspin Partecipante]

ciao Vittorio, io credo che il punto 4 del Decreto:
4. Ad esaurimento del predetto nuovo contingente ridotto, le unità autorizzate alla pesca sportiva/ricreativa del tonno rosso potranno continuare l’esercizio dell’attività, solo ed esclusivamente, mediante la cosiddetta tecnica “catch/release” ed anche oltre i limiti temporali (14 ottobre 2012) come stabiliti dalla vigente normativa comunitaria ed internazionale.

si riferisca alle tecniche di pesca sportiva generiche…con canna da pesca insomma, dato che la tecinca con palangaro è chiusa definitivamente come dice il punto 1
ciò non toglie che, in generale, le leggi sulla pesca (…e non solo purtroppo) sono scritte davvero male e si prestano spesso a svariate "interpretazioni"; è davvero sgradevole che per capire cosa un Decreto vieti o consenta, dobbiamo discuterne su un forum…dovrebbe essere tutto più chiaro ed accessibile

su come tutelare davvero i tonni una mezza idea l'avrei…oltre a scrivere le leggi bisognerebbe dare alle CdP qualche imbarcazione in più, con benzina annessa e tanta voglia di fare multe e sequestri…

[1 MAXFISH @MAXFISH Partecipante]

Dal punto di vista legislativo ci sono i regolamenti che regolano l'uso del palamito ma quello che vorrei, invece, mettere in evidenza è il fatto che questa tecnica non permette un contatto diretto con il pesce (cosa che avvviene con altre tecniche e specialmente con la mia preferita, e cioè la bolognese). L'azione di pesca si limita a calare gli ami, aspettare e salpare le eventuali prede, senza distinzione di specie e di taglia. Nel periodo da ottobre a dicembre ci sono persone che conosco che catturano decine di spadini da uno a tre chili e vi posso assicurare che c'è un fiorente mercato nero di questi pesci. Inoltre vedo persone che a stento conoscono i pesci ma calano 400 ami e prendono trenta o quaranta chili di pesce, addirittura uno di questi barbari una volta mi ha mostrato una piccola ricciola scambiandola per una cernia. Io paragono il palamito alla caccia perchè anche il cacciatore non può praticare il c&r. Scusate se ho esagerato i toni oppure se ho urtato la sensibilità di qualcuno ma io la penso così.

[1 ^VITTORIO^ @sparaglione71 Partecipante]

Ciao Manu,
avevo afferrato il discorso del C&R per quanto riguarda tutte le tecniche perchè è stato aggiunto indipendentemente dalle quote assegnate per l'anno 2012. Non ho specificato cosa intendevo dire, però, nell'ultimo passaggio ..in cui ho parlato di palamito e C&R. Me ne scuso.

Quello che ancora non ho afferrato ..riguarda le catture accidentali, annoverate tra quelle accessorie…sempre a proposito di palamito e pesca sportiva. La normativa vigente non specifica in modo netto …la gestione di queste situazioni. Ecco perchè ho parlato di problematiche e C&R di tonni con i palamiti. Se dovesse capitare e guarda caso capita spesso …come bisogna comportarsi…per non incorrere in pesanti sanzioni? Bisogna rilasciarlo morto.  >xcalabria>x<

Altra cosa che mi suona un po strana, riguarda la riduzione drastica delle quote per la pesca ricreativa. A fronte delle 35 tonnellate previste, c'è stata una riduzione a 10 tonnellate circa, perchè con il sistema del palangaro professionale si è abbondantemente sforata la soglia delle 25 tonnellate (in cosi poco tempo…mi verrebbe da dire).

Attendo un vostro parere.

saluti

[Autore]

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