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Forum › PESCA ALL’INGLESE & BOLOGNESE › La bolognese per chi inizia…
Ciao Free.
Il mulinello non e'grande non ti preoccupare visto che devi pescarci al mare e non in un torrentello.
Io sotto una mia bolognese che uso al mare ho un 4000 e un 3000.
Ovviamente qualche grammo in piu',pescando al mare,seduti comodamente,come ho gia'detto altre volte certo non ti complicheranno la pescata,anzi con bobina piu'larga e ampia,senz'altro ti aiutera'di piu'nel lancio.
Per quanto riguarda la tua affermazione in merito alla sezione un po'"spenta",non e'perche'non suscita interesse ma perche'ricordo perfettamente che il discorso bolognese e'stato gia'affrontato diverse volte.
Auguri per la nuova canna comunque,molto bella.
numero 1
enzo
scusate se riesumo questo vecchio topic, vorrei però un banale chiarimento sulla montatura disegnata da nonnoroby, in particolare avrei questo dubbio:
– se pesco su un fondale di 10 metri e la mia canna è di 5-6 metri ho bisogno di utilizzare la strategia del galleggiante scorrevole, supponiamo che il terminale sia di 1,5 metri; per pescare alla profondità di 9 metri ho quindi bisogno di lasciare il galleggiante scorrere lungo 7,5 metri della lenza madre…ciò implica che lo stopper che fissa superiormente il galleggiante deve passare attraverso gli anelli della canna e eventualmente anche arrivare al mulinello, ma ciò non potrebbe causare problemi di attrito durante il lancio e qualche danno agli anelli? Grazie mille!
Assolutamente in quanto lo stopper è così piccolo che passa tranquillamente senza fare danni…. numero 1
Nell'attesa dei consigli di nonnoroby ti dirò che utilizzo la montatura in questione e mi sono ritrovato a dover mettere il nodino di stopper a metà della canna costretto così a passare per 4 anelli prima di uscire.
I lanci non li ho forzati, un pò per timore di spostare lo stopper un pò per non rovinare gli anelli. Ho fatto un lancio "accompagnato" più che una frustata (anche perchè con montature molto leggere forzare il lancio non produce grandi distanze).
Personalmente tra galleggiante e stopper metto due palline, la seconda ha un buchino davvero minuscolo dove la lenza lascia davvero poco spazio. In questa maniera non c'è pericolo che lo stopper passi o ci si incastri e puoi usare fili sottilissimi per quest'ultimo.
Le palline di grosso diametro hanno lo spazio per il filo in proporzione al diametro esterno, se ne metto una grossa e una minuscola non ho timori di incastramenti.
Uno direbbe "ma se si incastra che problema c'è? raggiungerebbe la profondità desiderata comunque", giusto ma se recuperi e la pallina è incastrata nello stopper scontra con l'apicale sicuramente.
Mentre recupero un pesce grosso faccio attenzione a far passare lo stopper dando una pompata con un ritorno soft per agevolare il passaggio negli anelli. Già così si sente il nodo passare sulla canna attraverso un colpetto.
Questo è quello che faccio io, ma credo che chi ha più esperienza a riguardo abbia consigli migliori
– Il nodino di stop è talmente microscopico che non crea alcun tipo di inconveniente, ne nel passaggio degli anelli ne se viene avvolto nella bobina, se la profondità è molto elevata in rapporto alla lunghezza della canna
– Il nodino di stop è da preferirsi al 'semino' di caucciù per il seguente motivo: nel caso di cattura di un pesce di taglia, durante il recupero il 'semino' non riesce a superare l'anello apicale (come invece succede al nodino), per cui man mano che la lenza viene avvolta nel mulinello questa scorre all'interno del gommino, modificando di fatto ogni volta l'esatta taratura del fondale, che ogni volta va quindi ritarato ("e adesso? A che altezza era il gommino?")
– Il compito delle due perline è semplicemente quello di impedire che l'anellino (o la girellina) di cui è dotato il galleggiante scorrevole superi i nodini di fermo, che sono molto più piccoli dell'anellino o della girellina del galleggiante: funzionano in pratica da "batti-anello" (o "batti girella"). Ovviamente il foro delle perline deve avere un diametro molto inferiore a quello del nodino, altrimenti si corre il rischio non solo che la perlina si 'incastri' nel nodo, ma che addirittura lo superi, vanificando il suo unico compito. Ovviamente si devono usare perline microscopiche, il cui diametro sia poco più grande dell'anellino o della girellina del galleggiante ed il cui foro sia stretto in modo sufficiente ad impedire che si incastrino nel nodino di fermo o addirittura lo superino. Se non le trovate nel negozio di articoli da pesca, le trovate sicuramente in un negozio di merceria.
– Le perline si incastrano nel nodino di fermo solo se si stanno usando perline con il foro dal diametro sbagliato (ancora troppo grosso): vanno usate perline con il foro dal diametro calibrato.
– Il diametro del foro delle perline deve essere tale da farle scorrere agevolmente sul filo in cui sono infilate: le perline, durante il recupero, devono restare sempre nella parte della lenza che fuoriesce dall'apicale (cioè sul drop). Ecco perché le perline che si usano col galleggiante scorrevole vanno scelte con accuratezza e mai per 'sensazioni': è sufficiente portarsi dietro nei negozi uno spezzone di lenza su cui si è fatto un nodino di fermo e fare le prove prima dell'acquisto. Sono tantissimi quelli che comprano confezioni di perline a 'occhiometro' (per tutti i tipi di pesca) per poi ritrovarsi a casa con un mucchio di perline adatte solo a fare le collanine.
quindi nonnoroby tu suggerisci di utilizzare un semplice nodo come stopper e non quelli che vendono da infilare nella lenza? <xcalabria>x<
Senza ombra di dubbio!
Gli stopper in caucciù sono ottimi solo se non sei costretto a recuperare molto filo (se cioè questo tipo di stopper non arriva mai a contatto con l'apicale, con il pesce agganciato).
Fai la prova a casa: usando uno di questi stopper, simula un pesce allamato agganciando all'amo un piombo da 100 gr e recuperalo cercando di far superare al gommino l'anello apicale: vedrai che si fermerà sull'apicale ed il filo scorrerà al suo interno.
Adesso fai la prova con un nodino di stop (naturalmente ben fatto): il nodino supererà l'apicale senza il minimo problema, lasciando inalterata la taratura del fondo.
grazie mille per la spiegazione…purtroppo non posso fare la prova diretta perchè ancora devo acquistare la bolognese (anzi ne approfitto per indirizzare i più esperti al topic "Consiglio Canna e Mulinello per Bolognese" per aiutarmi nella scelta!!!).
Ma per fare il nodino di stopper è sufficiente fare semplici nodini sovrapposti o c'è qualche nodo che aiuta particolarmente?
Ho un problemino, stavo preparando l' attrezzatura per andare un pò a pesca domani mattina (molto presto) quando ho incontrato un inceppo:
volevo preparare almeno la lenza madre andando a metterci perlina-galleggiante-perlina-stopper- torpilla-stopper- girella.
Domani non appena arriverò sul posto dovrò prima sondare un pochino per capire l' altezza, quindi per utilizzare la sonda dovrò andare a mettere un nodino di stopper per bloccare la risalita del galleggiante…il problema è: se dovessi sbagliare a mettere quest' ultimo nodino sarebbe semplice toglierlo? o dovrò tagliare il tutto e ripreparare? Scusate per la domanda stupida e come al solito grazie mille!
Praticamente non pesco mai con lo scorrevole ma da quello che ricordo dovresti lasciare i baffetti del nodino un pò lunghi così ti aiutano poi a stringere il nodino quando hai trovato la giusta profondità. Ti sarà poi utile uno di quegli slamatori che da una parte hanno una punta metallica sottilissima con cui potrai poi aiutarti se vuoi rimuovere del tutto il nodino. Attento perchè per misurare il fondo con un galleggiante inglese devi bloccare l'asta sul filo madre. Puoi semplicemente usare un pezzo di filo metallico rivestito (quello per chiudere i sacchetti del frezeer)
ciao ragazzi, grazie per i consigli purtroppo li ho letti troppo tardi.
Vi racconto come è andata la "seduta" cosi potete correggere i miei errori, in particolare ho dei grossi problemi durante il lancio:
Alle 5:00 ero sul posto per iniziare a pescare, gli ami (n°12 e unicamente ad occhiello come piacciono al mio tutor Nonnoroby ) sono stati legati ieri sera con fluorocarbon 0.10.
Sulla lenza madre erano presenti:
1°nodino-perlina 3×4 mm-perlina 4x5mm- galleggiante gr 4- perlina 4x5mm- 2° nodino- torpilla da 3 g-3° nodino- tubicino proteggi nodo- girella micro micro ma proprio micro.
La prima operazione è stata quella di "cercare" di sondare il fondale, ho attaccato alla girella un terminale di circa 1,5m a cui era collegato l' amo e ci ho attaccato la sonda autocostruita (senza fissare l' asta del galleggiante come appena suggeritomi da Oltremare) . Ecco cosa è successo:
lancio-> incaglio-> addio primo amo con tutta la sonda!!! Ho deciso allora di pescare senza sondare in quanto per le 7:30 dovevo tornare a casa e quindi già si stava facendo tardi, in pratica ho fissato il galleggiante con i nodini di stopper avvicinandolo alla torpilla (a circa 10-15 cm di distanza dalla torpilla) e ho lasciato il terminale lungo 1,5 metri.
Ho pasturato un pò la zona con i bigattini e ho effettuato il primo lancio…DISASTRO…si è attorcigliato tuttooooooooooooooooooooooooooooooo (sarà colpa del fatto che il peso è concentrato solo sulla torpilla), riesco però a catturare un piccolo cefalo (subito rilasciato). Ho allora provato a rilanciare utilizzando minore forza…è andata peggio, si è attorcigliato tutto nuovamente e si sono fatti numerosi nodi, non si capiva più nulla, ho tagliato tutto e recuperato il recuperabile.
Il tempo stringeva e io ancora avevo fatto 2 lanci…decido di togliere la torpilla e utilizzare pallini da 0.14g – 0.24g e 0.36g per tarare il galleggiante…distribuisco circa 3 g di piombini lungo 20-30 cm di lenza madre…wow avevo proprio fatto un bel lavoro, peccato che l' estetica non conta un cavolo quando si tratta di lanciare…ahahah…primo lancio: un casotto si attorciglia tutto intorno a tutto, l' amo intorno al galleggiante i piombini tra di loro..mamma mia…provo ad aggiustare ma riesco solo a sbrigliare amo e galleggiante rimanendo con i piombini raccolti in un' unica grande palla di lenza avvolta…ormai era tardi e ho deciso di continuare a pescare con quel pasticcio di lenza avendo la cura di portare la lunghezza del terminale da 1,5 m a 0,5 m per evitare di combinare ulteriori danni…prendo due cefaletti, li rilascio, aggiusto tutto e torno a casa dopo aver raccolto con attenzione tutta la mia spazzatura e anche quella di qualche altro pescatore incosciente che mi ha preceduto..the end
Resoconto:
Problemi incontrati:
– ogni lancio era un colpo al cuore…
– determinare la profondità dell' acqua!!
– le perline 3×4 passavano tranquillamente attraverso il nodino di stopper e quindi ho rimediato facendo il nodino con un filo di cotone doppiato..ho fatto bene?al negozio perline più piccole mi han detto che non ce ne sono..
Soddisfazioni:
– la pasturazione è stata molto efficace, ero l' unico pescatore che prendeva qualcosa, in pratica avevo tutti i pesci intorno (erano tantissimi) al mio galleggiante e addirittura mangiavano anche se l' esca era attaccata al galleggiante;
– mi sono divertito anche se avrei potuto fare sicuramente di più!!!
Spero di ricevere i vostri consigli e le vostre critiche per poter migliorare e non commettere nuovamente gli stessi errori….grazie a tutti
Ciao Mattè, scusa se te lo dico ma secondo me ti stai complicando la vita. Durante il lancio è ovvio che la parta che ha più peso si posizioni davanti a tutto il resto e a maggior ragione una torpille da 3gr. Ciò provoca inevitabili ingarbugliamenti. Un piccolo e valido accorgimento per limitare questi problemi è il blocco della bobina del mulinello ovvero, quando il galleggiante sta per toccare l'acqua, con la mano dai un colpetto al filo che esce dal mulinello bloccandone la corsa. In questo modo il bracciolo si distenderà davanti al galleggiante/torpilla/girella. Volevo chiederti poi quali sono le caratteristiche dello spot dove vai a pescare: profondità a che distanza lanci ecc. perchè ho l'impressione che le tue parature si possano semplificare parecchio.
– Il lancio è la bestia nera della pesca col galleggiante. Anche i pescatori più esperti devono fare i conti con l'immane garbuglio del bracciolo intorno alla madre, che si può cercare di ridurre, anche se non di eliminare completamente, con lo Stoppaggio della Lenza: appena fatto il lancio, distendiamo completamente il braccio in avanti sino a mettere la canna quasi parallela alla superficie dell'acqua. Quando ci accorgiamo di aver raggiunto la distanza che ci interessa, appoggiamo il dito indice sul bordo della bobina del mulinello per fermare la fuoriuscita del filo, ‘stoppandolo’, e contemporaneamente riportiamo velocemente il braccio verso l'alto per posizionare la canna più o meno in verticale sul pelo dell'acqua (facciamo cioè un movimento contrario a quello del lancio). Lo stoppaggio e questo movimento all'indietro della canna favoriscono la distensione completa del filo, che a sua volta diminuisce notevolmente il ‘ritorno’ del bracciolo e del terminale sulla lenza madre o sul galleggiante, evitando così un possibile groviglio. Altro accorgimento indispensabile, per ridurre i grovigli del bracciolo sulla madre, è di ridurre la lunghezza del bracciolo stesso a 50/70 cm.
– Il compito dei due nodini di stop è quello di racchiudere la corsa del galleggiante scorrevole entro un determinato segmento della lenza madre. Particolare importanza riveste il nodino superiore, che consente di regolare l'altezza a cui dovrà lavorare il terminale: spostando il nodino verso l'alto, aumentiamo il fondale, spostandolo verso il basso lo diminuiamo.
– Il compito delle due perline è di evitare che l'anellino del galleggiante scorrevole possa scavalcare i nodini, rendendo inutile il loro compito. E' sufficiente che il loro diametro sia solo di poco superiore a quello dell'anellino del galleggiante, mentre è indispensabile che il diametro del loro foro sia veramente microscopico, tale da impedire il loro passaggio attraverso il nodino. Se non si trovano nel negozio di pesca, bisogna cercarli in una merceria o in una bigiotteria.
– Se non si trovano assolutamente con un foro così piccolo, bisogna aumentare il diametro del filo di cotone, in modo che faccia più volume. Oppure sostituire i nodini con gli stopper in caucciù: tieni però presente che quando la lenza è sotto tensione per il peso del pesce allamato, il 'semino' di caucciù, quando arriva sull'anello apicale, potrebbe non farcela a scavalcarlo: quando giri la manovella per recuperare filo, questo potrebbe scorrere all'interno del 'semino' (che è bloccato sull'apicale), per cui di fatto stai variando il fondale in cui pescava l'amo. Se non te ne accorgi, al successivo rilancio l'amo pescherà ad un'altezza più corta di quella iniziale, altezza alla quale magari il pesce non mangia più.
La pesca con il galleggiante scorrevole a bolognese non è la più indicata per fare i lunghi lanci, ma piuttosto quella di calare la lenza a poca distanza dalla nostra postazione, affidando alle correnti lo spostamento dell'amo in zona di pascolo.
Se gli spot che frequenti presentano la zona di pascolo a una certa distanza dalla postazione che richiedono un lungo lancio, allora ti conviene passare alla pesca all'inglese con la giusta canna e la giusta preparazione di lenza madre, galleggiante e terminale
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