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La nautica riparte con il Bollino blu

Forum DIPORTO NAUTICO La nautica riparte con il Bollino blu

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  • La principale novità, per il 2013, è costituita dal «Bollino blu», un tagliando adesivo che consentirà di aumentare l’efficienza dei controlli sulle dotazioni di sicurezza a bordo delle imbarcazioni e dei natanti e che, nel contempo, ridurrà il rischio della moltiplicazione delle stesse verifiche. Una esigenza, quest’ultima, assai sentita dai diportisti italiani (e stranieri che scelgono le nostre acque per trascorrere le vacanze), che da tempo lamentano l’eccessivo numero di controlli di routine cui sono sottoposti da parte di tutte le forze di polizia che svolgono compiti di pattugliamento sul Mare Nostrum. Un’attività che risulta spesso soffocante (chi esce in mare, magari per un unico giorno di ferie, può trovarsi a essere continuamente fermato da motovedette e gommoni dei vari corpi che chiedono i documenti), tanto da costituire un ostacolo alla piena diffusione del turismo nautico.

    Che cos’è il Bollino blu?

    Si tratta essenzialmente di una semplificazione. Così l’ha definita il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Corrado Passera, nel presentarla. Una semplificazione grazie alla quale – ha spiegato il ministro – sarà possibile ottimizzare il numero di controlli effettuati, individuando più facilmente chi trasgredisce e favorendo la navigazione dei diportisti in regola. 

    Come funziona? 

    Chiariamo anzitutto che stiamo parlando di controlli di routine, che riguardano le dotazioni di sicurezza, la validità dei documenti, il versamento delle imposte. Il Bollino blu non esenta dai controlli nel caso di violazioni delle norme della navigazione, situazioni di emergenza o di polizia. Detto questo, partiamo dal un normale controllo, il primo della stagione. La barca è sottoposta a verifica, nel corso della quale sono passati al setaccio i documenti di bordo, le dotazioni di sicurezza, il versamento della tassa di possesso. Al termine di tale attività, se non sarà contestata alcuna violazione o posizione irregolare, verrà rilasciato un attestato di verifica e un adesivo, il Bollino blu appunto, che dovrà essere applicato in modo ben visibile sulla barca. Una sorta di attestato che segnalerà che quella stessa barca è in regola per l’anno in corso (è previsto anche un codice ad hoc abbinato all’unità da diporto) e che, dunque, potrà essere esentata da ulteriori analoghi controlli in tema di sicurezza e amministrativo-fiscali. 

    Chi ha promosso questa iniziativa? 

    Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, in collaborazione con le Capitanerie di Porto, la Guardia di Finanza, la Polizia di Stato, i Carabinieri ma anche l’Ucina-Confindustria nautica, associazione quest’ultima che si batteva da tempo per ottenere tale semplificazione. È previsto che la definizione delle direttive di controllo sarà poi gestita a livello provinciale, rafforzando il coordinamento tra le strutture operative di Guardia Costiera (sul Bollino blu è riportato anche il 1530, il numero di soccorso in mare), Finanza e Prefetture.

    Per quale motivo l’adozione del Bollino blu riveste una particolare importanza? 

    Perché arriva in un momento di profonda crisi della nautica, uno dei settori trainanti dell’economia italiana che sta registrando significative flessioni sul fronte delle immatricolazioni, del fatturato e un numero sempre crescente di disoccupati. Complessivamente la crisi – lo ha riportato il viceministro Mario Ciaccia – ha comportato la perdita di circa 18 mila addetti diretti e 20 mila nell’indotto. Semplificare la burocrazia, eliminare gli ostacoli che affliggono il diporto – è il pensiero del presidente di Ucina, Anton Francesco Albertoni – è anche un modo per favorire la ripresa del settore. 

    Ci sono altre novità in arrivo sullo stesso fronte dei controlli? 

    Un altro strumento che contribuirà a cancellare definitivamente la «caccia alle streghe» cui è stato sottoposto il settore in questi anni è l’archivio telematico delle imbarcazioni, di cui sarà testata l’operatività nel corso di questa stagione, ma che entrerà a regime non prima del prossimo anno. Questo sistema racchiude l’Archivio telematico centrale e lo Sportello telematico del diportista. Il primo è la banca dati in cui confluiscono tutte le informazioni di carattere tecnico, giuridico-amministrativo e di conservatoria delle navi e imbarcazioni da diporto. Lo Sportello, invece, espleta gli adempimenti connessi all’iscrizione e all’abilitazione alla navigazione delle unità da diporto. Ciò significa che in pratica nascerà a breve un archivio per la nautica come quello automobilistico, che consentirà di centralizzare i dati individuali. In questo modo le autorità potranno effettuare eventuali controlli fiscali direttamente dai loro uffici e non con fastidiosi – per chi li subisce – controlli in mare. 

    A cura di Fabio Pozzo
    Fonte: LA STAMPA

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