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l’Alm – Storie di pesca a mosca –

Forum PESCA CON LA MOSCA l’Alm – Storie di pesca a mosca –

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    ^FLY^

    @fly

    Amministratore del forum

    Vedi Pietro, prima sono stato bannato io da un forum senza essere mai intervenuto, poi sei stato bannato tu, poi Donato ecc. ecc. ecc. Questa non è la pesca a mosca, questo è gioco al massacro, e chi è senza peccato scagli la prima pietra!

    Io il problema l'ho risolto:

    Al diavolo i club di pesca a mosca, i forum di pesca a mosca, le scuole di pesca a mosca, i falsi amici di pesca a mosca.

    complimenti a fly x il suo ultimo intervento la mia risposta sta tutta nella mia firma

    complimenti a mauro x il suo racconto

    Buongiorno a tutti ragazzi
    interessante l'introduzione di Aldo che da spazio all'interpretazione personale.
    I Club in passato erano i principali luoghi di diffusione delle informazioni necessarie per iniziare e proseguire nel mondo nuovo e variopinto della Mosca, ed erano importanti soprattutto perchè abituavano le persone a vivere l'associazionismo e a confrontarsi sui vari temi e le varie problematiche.

    Il Club si viveva ed era necessario impegnarsi e sottrarre del tempo alle proprie giornate e ai propri affetti, per poter frequentare gli amici ed i compagni con cui si condivdeva la passione.
    Nelle città più grandi e caotiche, come Roma e Milano, era ed è impegnativo raggiungere la sede del ritrovo settimanale dopo una giornata di lavoro e il farlo dimostrava di tenerci sul serio.

    Il periodo di chiusura dava il via alle attività più intense e si organizzavano corsi di lancio e di costruzione, diretti dai soci più esperti e disponibili che lavoravano per il Club organizzandos in vari gruppi di lavoro.
    Per partecipare ai corsi bisognava "pagare" e ciò conferiva valore al lavoro delle persone che non incassavano soldi, ma contribuivano ad incamerare risorse destinate al pagamento dell'affitto del locale, di un televisore, un videoregistratore, un proiettore, abbonamenti a riviste del settore, rimborso spese per ospiti illustri che garantivano serate piene e memorabili, ecc.

    E si andava a pescare anche in inverno i cavedani, che permettevano di farsi le ossa e accompagnavano fino all'apertura dela stagione successiva.
    Si andava a pescare fuori anche allora, in Friuli, Veneto, Trentino e Piemonte, ma anche in Austria e Yugoslavia, ma lo si faceva per arricchirsi ma senza perdere il senso della misura.
    Un pesce oltre i 40 cm si ricordava per un bel pezzo e i pesci gdevano di maggiore considerazione e rispetto.

    La prima Scuola credo sia stata la Sim e proponeva un diverso approccio alla pesca, utilizzando la tecnica di Pragliola che consentiva di apprezzare doppiamente le catture perchè costringeva ad imparare a manovrare correttamente canna e coda e a sviluppare un bagaglio di soluzioni tecniche alla varie problematiche di pesca: i lanci.
    La pesca non si limitava più alla sola ricerca del pesce da catturare, ma diveniva un percorso che si sceglieva liberamente di seguire per migliorarsi, evolversi e coltivare prima l'abilità e poi l'Arte.

    Poi le cose sono cambiate perchè le nuove generazioni di pescatori a mosca hanno saltato a piedi uniti il tirocinio e la gavetta che un tempo erano necessari.
    Con internet hanno pensato, e pensano tutt'ora, che non serviva uscire di casa e macinare km di strada e ore in coda per ottenere le informazioni ed avere accesso alla conoscenza; bastava porsi davanti ad un monitor ed il gioco era fatto. E si credono pure furbi.

    Non danno importanza ai libri che un tempo era difficile procurarsi e a volte bisognava cambiare città per trovarne. Sono convinti che connettendosi ai vari siti possono trovare le risposte dei numerosi "Fenomeni" che tanto ci tengono ad apparire e a parlamentare, e che siano il massimo che si possa trovare in circolazione.

    In realtà l'importanza dei libri nasce dal fatto che ci si impegna a cercarseli in giro per l'Italia e anche fuori, ci si procura a fatica il tempo per leggerli un pò alla volta, magari davanti ad una tazza di tè che viene lentamente vuotata e poi c'è il piacere di stringerli tra le mani e pensare che sono il frutto del lavoro e della passione.
    I libri vanno amati, curati e posseduti gelosamente perchè la cultura è la ricchezza più grande ed impoverirsi in questo senso è quanto di più deprimente ci possa accadere.
    Rinunciare alla cultura, significa smarrire l'essenza delle proprie origini e qelle dei propri padri; significa perdersi ed infine morire!

    E' comodo sedersi al pc in pigiama e pantofole e "girare il mondo" virtualmente.
    Ma la pesca insegna a vivere concretamente, non virtualmente.
    Una volta per diventare un pescatore a mosca erano necessarie almeno tre stagioni complete, vale a dire tre anni e non ci metto la tecnica di lancio.
    Oggi si improvvisano pescatori travestendosi con abbigliamento tecnico ipertecnologico e acquistando canne costose che non sono capaci ad utilizzare e che vengono progettate e costruite apposta per loro.

    Oggi i novizi pretendono di catturare subito pesce di taglia ed in buon numero, perchè sono convinti che pagando il dovuto tutto sia fruibile.
    Vogliono le riserve private sotto casa, rigorosamente no kill, con permessi da 100 euro al giorno per tenere lontane le masse plebee, e quello che non sanno se lo inventano.
    Vogliono fare loro stessi gli esperti e cercano gli agganci giusti per affiancare il guru di turno.
    Tutti questi guru poi, generalmente sono fuoriusciti dalla prima Scuola, ne hanno fondate altre e poi si sono messi in proprio dopo aver costituito un gruppo più o meno folto di "apostoli".

    Raggiunto un certo livello di conoscenza, molti ritengono di sapere tutto e di non avere bisogno di confronto ed è per questo che si sviluppa la cultura dei "clan" che sostengono a spada tratta le argomentazioni e le iniziative degli affiliati e danno addoso a chi dimostra di avere idee diverse o comunque di agire con la propria testa.

    Fortunatamente esistono delle eccezioni che si possono ancora trovare e coltivare, ma bisogna darsi da fare e non restarsene comodi davanti al monitor, pena il lasciarsi propinare le solite pappette artificiali già pronte.
    A noi la scelta!

    Mauro

    1

    ^FLY^

    @fly

    Amministratore del forum

    Mauro, condivido tutto quello che hai scritto, in modo particolare quando parli di cultura. Se avete fatto fatica voi a reperire testi nelle grandi città, figurati quanta ne ho fatto io che vivo nel profondo sud dove arrivava solo la rivista pescare!

    Quote:
    Fortunatamente esistono delle eccezioni che si possono ancora trovare e coltivare, ma bisogna darsi da fare e non restarsene comodi davanti al monitor, pena il lasciarsi propinare le solite pappette artificiali già pronte.
    A noi la scelta!

    Anche queste sono parole sante! Le eccezioni esistono eccome! Conosco alcuni amici del Mosca Club Val di Sieve, anche loro hanno un sito internet, ma non un forum, perché vogliono vivere la vita del club proprio come l'hai descritta tu, quella di una volta. Ti assicuro che stanno facendo cose egregie.

    Purtroppo, nel profondo sud, la pesca a mosca si è affacciata proprio con l'avvento di internet e ha assorbito tutti gli effetti negativi che hai citato.
    Mi auguro tanto che saltino fuori le "eccezioni" ma sono pessimista!!
    Aldo.

    Ciao Aldo, l’eccezione esiste, bisogna sapere aspettare! Perché non s'incontrino subito… quelle persone speciali che sanno convivere con gli altri, che non si può e non si deve avere mai un’ombra di dubbi di loro…quelle sono rarissime. Una volta che si è incontrato. non vanno lasciate…bensì, tenerli sempre nei propri pensieri. Per passare giornate di pesca e raccontandosi, non solo, le proprie avventure, ma anche condividere le idee, accentando i consigli per poi ragionarci sopra… penso che basti per dire, che un club come l'avete impostato voi… clubmagna.gif

    sia già sufficiente… per dirti che mancano alcune foto di altri PAM veri… come voi rappresentate il vero motivo per passare una giornata di pesca.

    Aldo conosco la realtà del Club Val di Sieve, che visitai la prima volta nel 1993 accompagnato da Sauro Bartolozzi che è stato uno dei fondatori assieme a Gianni Diotaiuti, Giacomo Caiani e altri, e confermo la positività e la serenità di cui hai parlato.
    Con Sauro, Lorenzo Poggi, Ciaccia e Ivo, siamo stati più volte "a giro" in Italia, Austria e Svezia e ancora oggi ci frequentiamo regolarmente anche se non quanto vorremmo.

    Capisco che giù da voi è dura ma considera che in toscana, ed in particolar modo a Firenze e dintorni, sono stati dei privilegiati con Pragliola, Daveri, Lumini, Torrini, Carcasci, Gigli, ecc.
    La Mosca, quella vera come la intendiamo noi, è nata a Firenze.
    Non disperare e considera che può essere molto utile confrontarsi con realtà diverse e lontane, se si vuole cercare di modificare abitudini e tradizioni ataviche.

    Prova ad organizzare una gita di Club al nord, avente come obiettivo l'andare a pescare pesci diversi come il temolo o la trota marmorata e scoprire fiumi diversi, imponenti e sacri alla Patria come il Piave.
    In quella terra i padri dei nostri nonni combatterono sotto la stessa bandiera per l'affrancamento dalla dominazione straniera e ogni volta che mi ritrovo a calpestare quelle rive, avverto dentro di me le voci di coloro che fecero la guerra e morirono assieme anche se provenivano da zone diverse dell'Italia e parlavano soltanto il proprio dialetto.

    La pesca può divenire anche unione, storia e consapevolezza e viaggiare con la pesca a mosca al seguito è davvero dolcissimo…..

    Ciao Mauro, hai perfettamente ragione, si capisce, cosa vuoi dire… l’effetto della pesca a mosca!

    Nei primi anni che incominciai a pescare con la mosca, dopo avere conosciuto, Roberto e Fosco sul Sangro, iniziò la nostra avventura con la pesca, insieme con un mio amico “che non c’è più”, e anche con l’uscita della rivista di Mosca In – itinerari, ci siamo fatti quasi tutti i fiumi d’Italia e anche fuori Italia, e anche tanti viaggi con la SIM… però sono rimasto sempre in Europa, la pesca a Salmone “niente” nel grande nord, mi sarebbe piaciuto, farla, purtroppo niente! ma non mi dispiace molto dopotutto.

    I nomi di tanti personaggi della mosca, da te citati, li abbiamo conosciuti quasi tutti, tra la scuola e le fiere dell’Aipo, sia a Firenze sia a Verona, sempre presente ogni anno. A Verona ho conosciuto anche quel simpaticone americano Mel Krieger, ci aveva fatto un corso di pesca a mosca a modo suo.

    Per questo, devo ringraziare Pragliola, essere rappresentato da lui, era una garanzia, mi diceva, stai qui non ti muovere dal suo stand della TLT, dove venivano tanti amici suoi della mosca, e uno per uno me li presentava, chissà, aveva per me, una certa simpatia. Oggi sentire certi discorsi in giro, su di lui, mi dà un po’ di fastidio, visto che Roberto ha fatto tanto per tanti, che hanno voluto imparare a pescare a mosca.

    Ecco quando dici, che bisogna uscire dal proprio territorio, per apprezzare l’arte della pesca a mosca, questo e il significato… vederla in ogni suo lato, sia positiva sia negativa, per una buona visione di quello che si fa.

    Solo così, anche  il fiume o il torrente, sotto casa, è apprezzato e rispettato alla meglio.

    Si Donato, solo se si ha occasione di girare e visitare altri posti e pescarci imparando a scoprire i segreti del fiume che non conosciamo, si potrà riuscire a valutare e apprezzare pienamente i posti di casa nostra.

    Tu hai girato parecchio e hai avuto il privilegio di imparare direttamente da Roberto e questo lascia il segno, per sempre.
    Roberto è un personaggio e come tale discusso.
    Avrà certamente i suoi difetti ed i suoi limiti, ma io lo valuto come pescatore e per la tecnica TLT che ha diffuso e questa tecnica di pesca è straordinaria, unica al mondo.

    Se questo modo di pescare si è moltiplicato è grazie a lui, direttamente e soprattutto indirettamente.

    la "piazza virtuale" dà modo di incontrare altri con la nostra passione, ma in piazza ci trovi tutti, maestri ciarlatani e quaquaraquà.
    nella piazza hai modo di guardare negli occhi chi parla, ti fai subito un'idea del tipo e prendi le dovute distanze, qui in virtuale, tempo ci mette ma alla fine la vera essenza degli altri viene fuori.

    se c'è sostanza e forma non c'è problema e i 3d sono interessanti e proficui per tutti veterani e neo e le cose si quagliano, altrimenti se c'è solo forma senza sostanza le discussioni rimangono virtuali ed improduttive.

    cmq io non riesco a capire come mai la pesca con la mosca artificiale (secondo il mio modo di vedere "puccio la mosca in ogni acqua") non riesce ad affermarsi e a far breccia nei pescatori, eppure ci sono scuole, validi istruttori.

    vabbè mi fermo qua, vediamo di continuare davanti al fiume.

    Ciao Amedeo,

    Bella "la piazza virtuale", devo dire che hai azzeccato la definizione, sono convinto che sia così, come dici tu, però come vedi, in questo forum forse e l'unico che non ci sia contrasti tra noi, siamo tutti mansueti e placati.

    Molti di noi non ci conosciamo, però cerchiamo di andare d'accordo nel migliore dei modi, perché la passione della pesca, qualunque sia la tecnica, va rispettata.

    Mentre i forum delle scuole o club, hanno un tutt'altro sapore di interpretare le loro scelte di vita, i partecipanti compresi, i cosiddetti soci. Chi mette su una scuola o un club, ha delle idee ben precise di come inizialmente deve funzionare, che poi dopo via, via si può migliorare la struttura.

    Questo per dirti, anche a quello che poi si va poi incontro, "come dire… la concorrenza" può dare fastidio a qualcuno e creano tanti problemi anche all'interno nelle varie strutture.

    Mentre in un forum come questo, che si parla di tutto e di più, e una piazza tranquilla e possono starci tutti, però senza disturbare eccessivamente troppo. Certo, dietro una tastiera e facile gonfiare lo scritto, questo si sa, qualcuno scrive esageratamente ogni tanto, e puoi stare tranquillo che poi dopo se ne convince che non può andare bene.

    Devi anche sapere, che molte volte, chi fa una scelta di tecnica e la fa per molto tempo, per non dire da tanti anni, una certa cultura se la fa, e certamente la vuole condividere e valutare ne confronti di uno che appena inizia e scrive in piazza virtuale, come in un forum, anche questo.

    Ecco, bisogna essere umili, anche se siamo bravi a certe tecniche.

    Ciao

    nelle mie scatole ci trovi moschette costruite su ami del 20 fino ad arrivare al 2/0, mi dicono che non è pesca a mosca, infatti io sono un pescatore che pesca con peli e piume avvolti su un amo, e mi limito a metterli sopra,  in mezzo sotto la superficie dell'acqua, dolce, salata o salmastra, basta che ci sia un pesce.
    cmq li aspetto al varco quando mi chiedeno due ninfette per pescare in qualche luna park straniero, o il bello è vederli pescare a ninfa con la peretta in sughero, si si proprio quella con l'asticella bianca e pallina arancio sopra, tanto qualche trota che si appende la si trova.

    Amedeo, vedi che c'è una sezione, per postare le foto, faresti un grande bene a noi, farcele vedere i tuoi capolavori… numero 1

    ciao

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