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Forum › NORME E LEGGI SULLA PESCA › nuovo decreto pesca sportiva!! censimento o preparativi tasse a go go?
Ciao Mario, saresti così gentile da postare l'esatto indirizzo eMail a cui inviare la richiesta di correzione?
Grazie
Roberto
Buon Pomeriggio, Ciao Roberto, a proposito dell'indirizzo a cui inviare la e-mail per effettuare correzioni sulla Iscrizione al Censimento Galan sulla Pesca Sportiva – ricreativa, e questo:
censimentopescasportiva@politicheagricole.gov.it
Inviare una e-mail all'indirizzo sopracitato, indicando la correzione che si desidera effettuare, un consiglio: scrivere molto chiaramente e sottolineare quello che il Ministero deve Correggere.
La risposta alla mia e-mail comprensiva del " Link " da salvare per poi Stampare un nuovo Attestato di Iscrizione, la Correzione fatta, la data di presentazione e il Nr°. di iscrizione attribuito dal Ministero la 1° volta, rimane Invariato.
Spedita il 25/02/2011 Arrivata il 12/03/2011.
Spero di essere stato chiaro.
Ciao a tutti baronmario "Mario" *+-xààà* >>calabria>>
Grazie Mario, sei stato gentilissimo.
Naturalmente l'indirizzo eMail a cui inviare le comunicazioni degli errori era già presente nel sito del Ministero, ma ho voluto chiederti conferma del suo buon funzionamento, visti gli inconventi che si erano presentati in quel sito.
Pertanto chiunque si sia già stampato il proprio tesserino che contiene degli errori, può fare la richiesta al Ministero di correggere gli errori inviando una eMail all'account da te segnalato e che riporto qui per comodità:
censimentopescasportiva@politicheagricole.gov.it
Quando si riceve l'eMail di risposta dal Ministero che conferma che le correzzioni sono state fatte, basta ricollegarsi a questo indirizzo
http://pescasportiva.politicheagricole.gov.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1119
e ristamparsi il tesserino privo di errori.
come sempre, le bugie hanno le gambe corte!
la fipsas, "associazione di tutela ambientale" calabria3, al fine di evitare la fuga di tanti garisti, cosa che le comporterebbe la perdita di moltissimi €, è riuscita a ottenere, in deroga alle norme vigenti, che i carnieri dei "campioni", che dovrebbero trasmettere ai derelitti "pescatori sportivo-ricreativi" "una vera e propria coscienza etico-sportiva", si riempiano di frittuta di paranza, destinata a morte certa.
la propagandata politica di tutela degli ecosistemi marini da parte della fipsas è partita nel migliore dei modi… <xxcalabria>x< vergogna!
credo che, dopo la proposta di assicurazione personale, questa "conquista" fipsas dissolva ogni possibile dubbio: il censimento galan serve solo a stabilire quanti siamo e quanto dovremo sborsare annualmente a questi "signori", che se ne fot@@no della salute dei nostri mari.
Ciao Murena
Le considerazioni che hai fatto .. condivisibili o meno .. a mio avviso non sono in linea con l'articolo che hai voluto condividere.
Riporto il testo integrale:
Si porta a conoscenza dei tesserati e, soprattutto, degli agonisti che su richiesta della FIPSAS, la Direzione Generale della Pesca Marittima e dell'Acquacoltura del MIPAAF ha deciso che nelle manifestazioni e gare di pesca sportiva autorizzate dagli organi competenti, è consentita la detenzione di specie sotto misura, a condizione che gli esemplari siano mantenuti allo stato vivo e successivamente reimmessi in mare.
Questa chiamiamola "deroga" alla Legge che finora non consentiva tale detenzione da parte dei pescatori sportivi impegnati in competizioni agonistiche, pena l'applicazione anche nei loro confronti delle sanzioni previste, è stata fortemente voluta dai vertici federali per due ordini di motivi:
a) il primo prettamente a carattere agonistico, invertire la tendenza che, negli ultimi anni, ha visto le gare di discipline storiche come la canna da riva ed emergenti come il surf casting, private della spettacolarità a causa di un forte aumento di "cappotti" (scarsità di prede valide allamate) tra gli agonisti; le cause sono tante e di origine diversa…
b) la seconda è dettata dall'esigenza ormai ineludibile di formare ed estendere una vera e propria coscienza etico-sportiva, attraverso le gesta dei campioni di pesca sportiva, in tutti i pescatori sportivo-ricreativi che usufruiscono della risorsa mare…attenersi alle regole, deprecare atteggiamenti illeciti e sensibilizzare tutti, ma soprattutto i più giovani e quelli che si avvicinano alla pesca sportiva, nel conoscere a fondo i regolamenti sia sportivi che etici della disciplina alieutica per contrastare il depauperamento e lo sfruttamento sconsiderato che finora è stato effettuato nel mare.
"Un grande passo avanti, verso un agonismo sempre più orientato, come è logico che sia, alla tutela e al rispetto dell'ambiente marino, e tutto grazie alla FIPSAS" – queste le prime parole del Prof. Ugo Claudio Matteoli, Presidente della FIPSAS, all'atto del ricevimento della nota ministeriale – "negli anni passati in Consiglio Federale non avevamo mai preso in seria considerazione una tale esigenza e le scelte erano state altre, forse più semplicistiche e meno impegnative per il settore mare". "In seguito, anche per il mio impegno personale diretto nel cercare nuove strade (ad esempio la costituzione dello SFAM, organismo specifico creato per studiare e sviluppare progetti e obiettivi politico-sportivi del settore) che ci facessero interagire alla pari con le Istituzioni per risolvere situazioni e problemi annosi, ha prodotto risultati concreti come in questo caso." – e continua – "Mi è d'obbligo ringraziare, in questo frangente, sia il Ministro On. Giancarlo Galan, con il quale è evidente esserci, tra noi, stima ed unità di vedute in merito alla pesca sportiva, sia la Direzione della Pesca, in particolare nella persona del Direttore Generale Dr. Francesco Saverio Abate che in molte occasioni ci è stato di enorme aiuto con la sua esperienza e professionalità".
Personalmente vedo.. l'articolo succitato.. come un'azione propagandistica ..atta a far riguadagnare dei punti ..dal punto di vista dell'immagine…sia alla Fipsas …che alle altre associazioni agonistiche. Nulla di più.
La legge è sempre stata a vantaggio dei garisti …tanto che ancora oggi… l'articolo n 144. del DPR 1639/68 è vigente.
Tuttavia, reputo la scelta ….del mantenimento del pescato "sottomisura" vivo con successivo rilascio.. un netto passo avanti ..rispetto agli scempi perpetrati nel corso degli anni dagli agonisti ..in tutte le discipline. Bisognerebbe equiparare le diverse categorie ..anche sui limiti di cattura. Sforato il limite dei 5 KG ..tutti i pesci dovrebbero essere mantenuti vivi fino alla pesatura e successivamente rilasciati. Pena la squalifica del concorrente.
Premetto che non nutro alcuna simpatia per i garisti non per partito preso, ma per il semplice fatto che l'ingordigia per i premi e la fame di notorietà (quindi con la prospettiva di incassare denaro con sponsorizzazioni e altro) hanno distrutto in loro il vero senso che deve avere una competizione agonistica, e cioè un'elevatissimo contenuto di sportività.
Sempre per questo concetto che mi sono fatto sulle gare di pesca, personalmente ritengo che la federazione avrebbe fatto meglio, per riscuotere una maggior credibilità, ad estendere il mantenimento dei pesci vivi non solo a quelli sotto taglia ma a TUTTI i pesci pescati, a prescindere o meno che rientrino nel quantitativo dei 5 kg, per poi naturalmente rilasciarli. In questo caso il C&R avvalorerebbe al massimo la dicitura Pesca Sportiva di cui si fregia il suo acronimo.
Sappiamo infatti che i garisti, per raggiungere i massimi risultati, utilizzano attrezzature e terminali atti alla cattura anche dei pesci di piccola taglia (ancorché rientranti nella misura minima consentita), per cui il loro bottino è per lo più composto da minutaglia.
Spesso in questo risultiamo più sportivi noi pescatori dilettanti, che rilasciamo i pesci di piccola taglia anche se rientrano nelle misure minime di legge.
ciao, vittorio
sono di avviso diverso, dal momento che volevo rimarcare l'inaffidabilità della fipsas (e delle altre associazioni di categoria) come interlocutore dei pescatori non agonisti e come associazione per la tutela ambientale.
il fatto è che le gare di pesca e la pesca sportiva sono due realtà agli antipodi: nelle prime, è importante quanto si pesca; nella seconda, è importante cosa si pesca.
consentire ai "campioni" di riempire i carnieri di pesci sotto misura è deleterio sia per infondere nei neofiti una vera cultura alieutica sia per la tutela della fauna ittica.
nel primo caso, basterebbe educare i neofiti ad alcuni principi fondamentali: si va ogni volta a pesca con la speranza di effettuare una sola cattura da 5 kg e non venti da 200 g (l'opposto di quanto serve per la sopravvivenza delle gare di pesca); gli spot non sono pattumiere e vanno sempre lasciati puliti.
nel secondo caso, i "vertici federali", visto che hanno "fortemente voluta" questa "deroga", dovrebbero dire se possono garantire con assoluta certezza che tutti i pesci sotto misura resteranno vivi nei singoli carnieri sino alla fine delle singole gare.
per quanto mi riguarda, posso testimoniare che 1/3, forse, del pesce sotto misura che metto nel secchio con l'ossigenatore torna vivo in acqua. qual'è la vostra esperienza?
se essa riproduce la mia, considerati il numero di pescatori agonisti in italia e quello delle gare che si svolgono in un anno, questa "deroga" non può che favorire "il depauperamento e lo sfruttamento sconsiderato che finora è stato effettuato nel mare".
senza considerare che questa "deroga", riducendo i cappotti, evita l'allontanamento degli sponsor…
in realtà, volendo fregiarsi della qualifica di associazione per la tutela ambientale e della denominazione di associazione di pesca sportiva, la fipsas avrebbe dovuto pretendere dai suoi iscritti il rilascio immediato delle prede sotto misura e, dopo averne determinato il peso, il catch & release per quelle di taglia.
invece, tutte le azioni fipsas registrate negli ultimi mesi: modifica della qualifica statutaria, sottoscrizione del protocollo d'intesa col governo circa la regolamentazione (e tassazione) della pesca sportiva in mare; proposta di assicurazione per i pescatori non agonisti; deroga per il pescato sotto misura, sono dirette nella stessa direzione: aumentare il proprio peso politico; aumentare i propri introiti, e mi rafforzano nella convinzione che bisogna tenersi lontano da questa gente.
Sono rimasto veramente sconcertato nel leggere questo comunicato della FIPSAS. Termini come "le gesta dei campioni" e "coscienza etico sportiva" mi hanno fatto inorridire. E tralasciamo il fatto che continuino a chiamare "surfcasting" queste manifestazioni. Mi sbellico dalle risate leggendo "…negli ultimi anni, ha visto le gare di discipline storiche come la canna da riva ed emergenti come il surf casting, private della spettacolarità a causa di un forte aumento di "cappotti" (scarsità di prede valide allamate) tra gli agonisti" (leggasi, prede sotto misura). Nel surfcasting le c.d. "prede valide allamate" vengono usate come esca e spesso non sono nemmeno sufficienti a coprire l'amo. Personalmente posso condividere lo spirito dell'iniziativa ma allora introduciamo anche l'uso obbligatorio dell'ossigenatore ed una penalità per ogni preda (ripeto, sottomisura) non rilasciata perchè nel frattempo morta, voglio vedere quanti punteggi con il segno meno. Il sottoscritto ha fatto gare per oltre un decennio ed ha portato via le pa@@e non per i cappotti bensì per l'impostazione sempre più clientelare dell'attività sportiva che si è sempre più prostituita fino a considerare la cattura della mormoretta da 40 grammi come una "spettacolarità". Grazie signori, ai miei figli la "coscienza etico-sportiva" la insegno io senza dover far ricorso alle "gesta dei campioni" e la stessa cosa continuerò a fare su questo Forum anche a costo di litigare con giovanissimi utenti alle prime armi.
Per quanto riguarda il resto condivido il pensiero di Vittorio, mi pare che questa vicenda non abbia nulla in comune con la questione del censimento, è comunque l'ennesima riprova che per garantirsi l'introito delle affiliazioni sono disposti a qualunque mostruosità (ricordate il taglio di parte della coda per le prede sottomisura?). Torniamo alle origini: piombo minimo 100 gr. ami di una certa misura e misura minima della mormora 20cm, tutto il resto ritorna in mare. Forse in questo modo le tessere sarebbero poche ma la coscienza etico-sportiva comincerebbe a rialzarsi.
E' notizia di queste ore, Galan molto probabilmente passerà al dicastero dei Beni culturali e all'agricoltura andrà Romano…che ne sarà di questo provvedimento?
Domè siamo messi male!! Tanto parlare ed ora tutto insabbiato, come al solito, potevamo anche evitare di censisrci per non parlare di quelle persone che hanno anche pagato in quella specie di truffettà
Dal primo maggio, indipendentemente dal "cambio di guardia" al Ministero, i controlli scatteranno ugualmente. E' chiaro che chi …ha già provveduto a censirsi non avrà nulla da temere fino al 2014.
Salvo che non venga attuato il documento che hai postato recentemente in un altro topic… <xcalabria>x<
Ho utilizzato il motore di ricerca del sito ,ma non ho ottenuto risposta specifica( non so se per mia errata ricerca) riguardo a ciò:
mi hanno detto che sul sito del ministero delle politiche agricole e forestali si trova un tagliandino da scaricare, compilare gratuitamente ed ,eventualmente, esibire agli organi preposti, i quali devono effettuare un sondaggio sul numero di pescatori sportivi per ogni disciplina.
Mi hanno riferito male, o c'è un fondo di verità?
E' questo: http://pescasportiva.politicheagricole.gov.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1119
basta compilare! numero 1
Abbiamo il nuovo ministro per le politiche agricole ecc. ecc.
A proposito, sapete se la pesca illegale rientra negli interessi delle associazioni mafiose? <xxcalabria>x< <<<calabria<<<
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