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Forum › SURFCASTING › Problema alghe con mare mosso
Salve a tutti
spesso capita che quando c'è il mare mosso a Termoli il mare sia pieno di alghe.
tutto l'apparato pescante si riempie di alghe e erbe che non so come definire. il piombo e l'esca vengono completamente avvolte da un gomitolo di alghe cozze cannolicchi e sporcizia varia. il ritiro risulta estremamente complicato e dopo due o tre lanci smonto tutto e me ne vado.
quando il mare è calmo tutto a posto.così
è possibile che in quei casi non si possa pescare? sbaglio qualcosa?
Se le alghe sono sul fondo puoi utilizzare flotterini sui terminali in modo che almeno l'esca non venga disturbata, ma se tutto il mare è pieno di sporcizia purtroppo non so consigliarti un altra utile alternativa !
spero che ci siano molte risposte perché e un caso che interessa anche a me. pero so che in condizioni di alghe bisogna ridurre il più possibile i nodi tipo eliminando quello dello schok pero per il piombo non saprei come fare.aspetto anchio risposte con ansia >>calabria>>.
ps. le pescassi io matasse di alghe e cannolicchi. da noi sono difficili da trovarli sul mercato calabria2
Le alghe si "muovono" in banco pertanto a volte il problema si risolve spostandosi di qualche decina di metri più a sinistra o a destra rispetto alla nostra postazione; un altro tentativo da fare è quello di provare a lanciare a diverse distanze per cercare la zona libera.
Se le alghe sono talmente tante da non farci rimanere in pesca … l'alternativa è quella di cambiare spiaggia.
certo che dopo aver montato l'attrezzatura e accorgersi che il posto è pieno di alghe è una bella rottura spostarsi ma penso sia l'unica soluzione.
cmq la sensazione che ho avuto io e che la matassa di insalata si faceva al momento del ritiro.
per le cozze e i cannolicchi ovviamente erano solo gusci.
quindi è possibile che magari spostandosi di una 50ina di metri la situazione possa essere diversa!!!
Questo significa che le alghe stazionano sul fondo e quindi, come ti ha giustamente suggerito giorgioelf, postresti utilizzare dei flotterini sui terminali per sollevare l'esca dal fondo ed evitare che le alghe possano nasconderla alla vista dei nostri amici.
Se, al contrario, le alghe sono anche a galla, durante il recupero tendono a depositarsi sulla lenza sino a formare un grosso grumo all'altezza del nodo dello shock leader: a questo punto il suggerimento è quello di spostarsi!!!
prima di cominciare la pescata si possono fare un paio di lanci senza terminale (solo piombo) per testare il fondo e la presenza di alghe… con le alghe nel correntone io di solito rinuncio… ma c'é anche una tecnica chiamata 'surf itinerante' che prevede lo spostamento sulla spiaggia con attrezzatura ridotta all'essenziale in cerca di una postazione più favorevole…
infatti credo che la cosa migliore è quella di fare un paio di lanci per vedere com'è la zona.
se ormai siamo li e alghe sono ovunque unica alternativa (ovviamente non basta ma meglio che niente) si pesca alla vecchia maniera <xcalabria>x< un solo bracciolo corto superiore niente shock, niente girelle e moschettoni niente di niente piombo legato dirtettamente al trave. non si risolve ma un po' aiuta numero 1
Quando incappi nel 'malloppone' ci sono solo due possibilità:
– verificare in che direzione le correnti stanno spostando le alghe (poniamo da destra a sinistra): attendere una mezz'ora che il malloppo venga spostato, poi lanciare sulla destra
– se dopo mezz'ora, pur lanciando sulla destra, continui a tirare su il malloppo, le correnti sono deboli e rischi che un bel tratto di mare sia pieno di alghe e 'cordoni' che viaggiano a bassa velocità: non ti resta che cambiare spiaggia.
se vedi che pescare è difficile o quasi impossibile e oltretutto non ci hai preso niente,non stare a scervellatti,cambia posto.
Un alternativa c'è…. raccogliere tutto e tornare a casa <xcalabria>x<
rimane sempre utile annotarsi come reagiscono le spiaggie che frequentiamo, con la mareggiata che stiamo affrontando…
conoscere lo spot, e l'eventuale presenza di secche
se abbiamo una spiaggia esposta a sud/ovest, interessata da una perturbazione proveniente da ovest, e questa si presenta piena di alghe, verosimilmente alla prox mareggiata causata dagli stessi venti, troveremo lo spot nelle medesime condizioni…. quindi già sò che affrontare quello spot, con venti di ponente, è infruttuoso…
non so se mi sono capito…
ovviamente, sono del'idea che se ci sono troppo alghe, dopo aver provato a spostarmi a dx e sx, dopo aver provato a pescare su varie distanza, e dopo aver provato ad accorciare i tempi di controllo esca…
raccolgo e vado via… le insalate non mi piacciono
Questo è uno degli errori in cui si incappa per non aver dato preventivamente un'occhiata in giro e davanti. A volte basta guardare i primi metri di spiaggia ed i primi metri di mare prima e dopo la battigia per avere un'idea di quali possano essere le condizioni del fondo. Per valutare poi cosa c'è in acqua bisogna, come già suggerito, sondare il fondo con il solo piombo. Si lancia, si mette la canna sul picchetto e dopo cinque minuti si recupera. Bisogna poi vedere la quantità e qualità di alghe presenti. A volte si riesce a pescare lo stesso, se non sono in quantità industriale e se non sono quelle filamentose che non si staccano nemmeno con le pinze. Per mia esperienza non c'è metodo per ovviare, non basta eliminare i nodi o scendere di diametro. Quando sono tante si forma quel cordone tipo cozze che il più delle volte ci fa rimettere fili e calamenti. Spostarsi è l'azione più sensata ma mai spostarsi in direzione di corrente. Tiriamo un pezzo di legno in acqua e vediamo da che parte si dirige: noi andremo esattamente nella direzione opposta. Purtroppo a volte non bastano 50 o 100 metri ed in questo caso o si è disposti a far chilometri o si torna a casa. E' moltoutile memorizzare le spiagge che in caso di mareggiata patiscono di meno l'accumulo di alghe: ci torneranno utili alla prossima occasione.
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