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Reti reti reti maledette!!

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    e poi se noi pescatori portiamo a casa un pesce ke anzikè pesare 500g pesa 490, e ci beccano, ci fanno la multa xkè stiamo "distruggendo" il mare. A mio padre hanno fatto una multa x un pesce al di sotto del peso minimo…ok ci sto…fino ad un certo punto. Sapere quanto era al di sotto del consentito? 15 grammi, si avete letto bene, quindici grammi. Vergona!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!  <xxcalabria>x<

    Guarda che c' è sempre una percentuale di tolleranza in quanto ogni trumento di misura non è preciso.
    Proprio per questo se ne vale la pena si puo fare ricorso.
    Purtroppo bisogna sempre avere a che fare con gente intelliggente e non tarata,perche dove non arriva la legge deve arrivare il buon senso, cosa che alcuni "tutori" della legge non hanno!!!!!!!

    stendiamo un velo pietoso

    caro adalx, la storia del ricorso è vera, ma x 35 euro ne vale la pena iniziare una controversia? Tanto si sa ke cn loro nn si vince mai…  <xcalabria<

    Si, infatti ho specificato se conviene, visto che fare ricorso costa 38.
    La cosa piu antipatica è la taratura a cui accennavo prima.!!!!!

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    ^NONNOROBY^

    @Nonnoroby

    Amministratore del forum

    Ci sono delle località nelle quali la pesca professionale rappresenta, da sempre, la voce più importante, se non l'unica, dell'economia locale.
    E' però ancora basata sulla mentalità antiquata che da secoli si è trasmessa da padre in figlio, e cioè su una pesca libera da qualsiasi limitazione di quantitativi e di mezzi con l'errata convinzione che il mare sia un perenne pozzo senza fondo.
    Questa errata convinzione ha portato il Mediterraneo a diventare quello che è, e cioè un lago salato ai limiti dell'estinzione di moltissime specie di pesci e all'enorme rarefazione di tutte le altre specie, buono solo per farci il bagno nel periodo estivo.
    Ma nonostante i pescatori si siano ormai resi conto già da tempo di quanto fosse errata la loro convinzione, tuttavia non fanno il minimo sforzo per adeguare il loro mestiere alle reali condizioni disastrose in cui si trova oggi il nostro mare, ed in questo non sono per nulla o pochissimo aiutati dai governanti che si sono succeduti, che sono stati altrettanto 'ignoranti' (se non di più) degli stessi pescatori.
    Ad aggravare la situazione si aggiunge adesso la gravissima recessione che stiamo attraversando, che al di là dal creare nuovi posti di lavoro lo sta facendo perdere anche a quelli che ce l'hanno. E' giocoforza per i pescatori, quindi, continuare a svolgere il proprio mestiere anziché cercare di cambiarlo; ma non solo: molti che si trovano senza più un lavoro, si stanno riversando anch'essi sulla pesca, naturalmente senza avere le opportune autorizzazioni o licenze. Ciò che li spinge a rischiare è che non hanno più nulla da perdere: le sanzioni solo solamente di carattere amministrativo (multe) che si guardano bene dal pagare, le reti sequestrate non rappresentano un problema perché in qualche modo se ne procurano altre, così come avviene per le piccole imbarcazioni, se mai queste vengono sequestrate. A queste persone che lo fanno per sbarcare il lunario si aggiungono poi quelle altre migliaia che lo fanno solo per ingordigia, e sono i peggiori di tutti perché non hanno paura di niente e di nessuno, spesso sono delinquenti incalliti che arrotondano i proventi della pesca con droga, furti, rapine e quant'altro.
    Escludendo ovviamente questi ultimi, che andrebbero messi in galera a vita, gli altri pescatori hanno tutta la mia comprensione (hanno anch'essi il diritto di vivere come tutti gli altri) ma non hanno assolutamente la mia giustificazione: non possono distruggere il mare, perché il mare è un bene di tutti, non una loro proprietà privata. Devono quindi rispettare le regole: utilizzare i mezzi consentiti, rispettare le misure minime, rispettare i quantitativi massimi, rispettare i periodi e, non ultimo, rispettare le distanze dalla costa.
    Veniamo ora a coloro che queste regole le devono far rispettare.
    Non lo fanno compiutamente per indolenza? Per mancanza di mezzi? Perché collusi? Non lo so, ma non voglio neanche fare di tutt'un'erba un fascio, perché in molte località esercitano i controlli con efficienza, anche se la sorveglianza a ridosso della costa (quella a cui siamo interessati maggiormente in questo momento) non viene svolta con lo stesso impegno.
    Abbiamo iniziato questo discorso già tanti anni fa, e ancora ne stiamo parlando. E' evidente che nulla è cambiato in questo periodo, a dimostrazione che il problema non è di facile soluzione o manca la volontà di trovare una soluzione. Purtroppo per tutti noi, per i nostri figli, per i nosti nipoti e pronipoti, più passa il tempo senza agire e sempre più squallido sarà il nostro pianeta. E' un'affermazione retorica, lo so, ma non mi vergogno ad ammettere che più che parlarne, al momento, non mi sovviene alcuna soluzione concreta, efficace ed immediata se non sperare nel cambiamento radicale della mentalità di coloro che detengono il potere.

    L'analisi di Nonnoroby è tanto impietosa quanto perfetta. Secondo me è anche una questione di cultura e di amore per il mare. Quanti pescatori professionisti amano il mare? E quanti pescatori sportivi? Non basta avere una canna o una barca per essere amanti del mare, quante persone che hanno un animale poi lo maltrattano, del resto…Però i controlli vanno fatti con logica, perché non è possibile questionare sui grammi e staccare un verbale e poi chiudere un occhio sulle reti a strascico, sulla pesca sub notturna, sulle bombe. Certo è più facile fare la multa alla brava persona che pesca al porto piuttosto che mettersi contro le lobbies o le mafie, o semplicemente il malcostume diffuso, con la scusa che, come mi ha detto la capitaneria di porto di Iraklio: "Loro lo fanno per vivere, tu per divertirti". E' vero ho detto io, peccato che io ho rispetto del mare, quando sono loro che ne dorebbero avere di più, perché col mare ci campano. E' anche una questione di intelligenza…

    Ragazzi, facciamo una cosa, o se meglio preferite, un "gioco"! Sono curioso di sapere cosa ne esce fuori! Se voi foste al governo, oppure, più in generale, se vi fosse dato l'incarico di cercare delle soluzioni per la salvaguardia del mare, voi cosa fareste?! Vista così, sembra una cosa facile, ma è un'argomento che racchiude la biologia marina, l'amministrazione di fondi, l'applicazione di alcune leggi e così via! Provo a iniziare io:
    Secondo me una soluzione sarebbe quella del fermo pesca per un tot di anni, da 4 a 5, in modo da lasciare a riposo il mare! Il primo problema che andrebbe a crearsi sarebbe quello di centinaia di pescatori professionisti che perderebbero il lavoro per quei 4 o 5 anni senza alcun tornaconto! In questo caso, forse, una soluzione sarebbe quella di dare delle piccole provvigioni (4/500€) a tutti quei pescatori dotati di licenza di pesca da almeno un'anno, in questo modo si evita che qualcuno possa farsi la licenza solo per ottenere tali provvigioni! Ora, queste ultime da me proposte, non sono alte, ma quando vidi la puntata di Santoro sulla morte del mare, ho capito che oramai un guadagno del genere, seppur poco, se lo sognano! Naturalmente, tutto questo, abbinato a controlli più severi! Forse, con un fermo pesca, che comunque se vogliamo, è un provvedimento più severo rispetto a quelli attuali, qualcosa si muoverebbe ancora di più!
    Voi come la pensate?
    Ciao!

    Le leggi ci sono. In Italia sono più severe le leggi che tutelano gli animali delle leggi che tutelano le persone.
    Tuttavia noto che in questo settore le cose vanno un pò a casaccio: non ci sono controlli! Se le leggi le applicassero sul serio tutto andrebbe meglio.
    Ma è questo settore, secondo me, che da seri problemi; per la caccia ad esempio i controlli ci sono e di furbetti ne beccano tanti.
    Per la pesca, mai visto un controllo in tutti gli anni che pesco. Sarà un caso, sarà una coincidenza?

    Secondo me il fermo non è una soluzione, i marinai con 4/500 euro cosa ci fanno? Gli armatori dei pescherecci si sparano, la pesca di frodo aumenterebbe in modo spaventoso e molte altre cose.
    Per me la giusta via è fare controlli come con i tonni, se controlli bene il commercio nessuno più pescherà pesce "fuorilegge" per il semplice fatto che non ci guadagnano nulla.
    Tenendo presente che la legge và rispettata quello che per noi è un "gioco" per un pescatore professionista o per il vecchietto senza pensione è l'unica fonte di sostentamento. Mi sento con meno diritti di un pescatore professionista.
    Anche io mi sono trovato nella situazione di non poter lanciare perchè c'era una rete nelle vicinanze. Mi infastidisce parecchio ma me ne faccio una ragione. Anche lui deve campare. Non penso che ci diventino ricchi quelli che calano le reti vicino a riva. Inoltre quelli che si avvicinano tanto sono spesso piccoli gozzi con a bordo anziani e solitari signori. Immedesimandomi in questi calerei la rete dove c'è il pesce..
    Sarò un pò controcorrente ma la vedo così e li scuso parecchio. Forse perchè da me la situazione non è grave come in altre zone..

    Che vuol dire che li scusi? Capisco che abbiamo punti di vista differenti. Però le leggi sono uguali per tutti e da tutti devono essere rispettate.

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    ^NONNOROBY^

    @Nonnoroby

    Amministratore del forum

    Il problema principale, secondo me, è racchiuso in questa citazione di Dariocreta:

    Quote:
    […] come mi ha detto la capitaneria di porto di Iraklio: "Loro lo fanno per vivere, tu per divertirti".

    tanto più in questo periodo di crisi profonda. Soldi per istituire una sorta di "cassa integrazione" dignitosa, almeno pari a quella che percepiscono i lavoratori dell'industria, non ce ne sono. Se le quote sono basse, i pescatori cercherebbero di arrotondarle con quello che sanno fare meglio, cioè rischiare comunque di farsi una pescata, magari da vendere in nero ai grossisti o alle pescherie, oppure (come si sta sempre più diffondendo negli ultimi tempi), casa per casa a prezzi ribassati.
    Siccome soldi non ce ne sono e le famiglie dei pescatori devono pur campare, si tende ad allentare i cordoni dei controlli: in fondo i 'prelievi' vengono fatti da un'entità (il mare) di cui la maggior parte della gente ha una percezione vaga come bene inestimabile (è un posto in cui trascorrere le vacanze, abbronzarsi e fare il bagno), e quindi nella maggioranza della popolazione non suscita ne scalpore ne indignazione se viene saccheggiato, proprio perché non è visto come una risorsa da salvaguardare quanto piuttosto un luogo di svago. Per costoro è sufficiente sapere che il pesce si acquista in pescheria e questo è tutto ciò che li lega col mare al di fuori della vacanze.
    Se invece ci fossero i soldi per garantire una dignitosa sopravvivenza dei pescatori per qualche anno, la soluzione è bella che trovata: riposo biologico per alcuni anni, alternanza dei periodi di pesca con i periodi di sussistenza, estensione dei parchi marini protetti, incentivazione degli allevamenti artificiali, pulizia dei fondali, e chi più ne ha più ne metta…
    A questo punto decade quella che, almeno personalmente, ritengo la causa principale dei controlli allentati: la paura di sollevare la rivolta civile da parte dei pescatori vessati dalle multe e dai sequestri (un qualche segnale lo abbiamo già avuto qualche giorno addietro), che non possono più avanzare la scusa della sopravvivenza. Chi era abituato ad un elevato tenore di vita, dovrà ora accontentarsi di averlo uguale a quello di un qualsiasi lavoratore, naturalmente sempre in modo dignitoso.
    Nel frattempo il mare comincia a ripopolarsi finché i pescatori non potranno riprendere in pieno la loro attività, ma stavolta seguendo tutte le regole per evitare di ricommettere lo stesso errore.
    Chi non ci sta, va sbattuto in galera e buttata via la chiave.

    Ciao Roberto!
    Quello che dici è vero, purtroppo, soprattutto in questo periodo di crisi, i soldi mancano! Il dato fondamentale che ci manca è sapere quanti pescatori professionisti dotati regolarmente di licenza sono presenti in Italia, in modo da poter quantificare le spese! Ho cercato nel sito dell'Istat ma non ci sono riuscito! Per curiosità ho fatto un calcolo su 10000 pescatori regolamentati e il risultato che ho ottenuto è una spesa di 300 milioni di euro che per uno stato non è tanta! Poi, come dice blue jack, una provvigione di 400/500€ al mese è una miseria, ma ripeto, vedendo quell'interessante documentario di Santoro, di cui ne abbiamo parlato anche sul forum, ho visto come il guadagno netto dei pescatori professionisti è nettamente inferiore a questa somma!

    Quote:
    Secondo me il fermo non è una soluzione, i marinai con 4/500 euro cosa ci fanno? Gli armatori dei pescherecci si sparano, la pesca di frodo aumenterebbe in modo spaventoso e molte altre cose.
    Per me la giusta via è fare controlli come con i tonni, se controlli bene il commercio nessuno più pescherà pesce "fuorilegge" per il semplice fatto che non ci guadagnano nulla.
    Tenendo presente che la legge và rispettata quello che per noi è un "gioco" per un pescatore professionista o per il vecchietto senza pensione è l'unica fonte di sostentamento. Mi sento con meno diritti di un pescatore professionista.
    Anche io mi sono trovato nella situazione di non poter lanciare perchè c'era una rete nelle vicinanze. Mi infastidisce parecchio ma me ne faccio una ragione. Anche lui deve campare. Non penso che ci diventino ricchi quelli che calano le reti vicino a riva. Inoltre quelli che si avvicinano tanto sono spesso piccoli gozzi con a bordo anziani e solitari signori. Immedesimandomi in questi calerei la rete dove c'è il pesce..
    Sarò un pò controcorrente ma la vedo così e li scuso parecchio. Forse perchè da me la situazione non è grave come in altre zone..

    Ciao blue jack!
    Quello che dici è comprensibilissimo, la gente ai fin dei conti, deve pur campare! Però, come ho detto in un mio precedente intervento, se la cosa continua, non ci sarà più di che campare dal mare! Non c'è danno peggiore per la fauna ittica che gettare le reti a pochi metri da riva, in quanto la maggior parte dei pesci che popolano il mediterraneo, è proprio qui che si accoppiano e ci depongono le uova! Se andiamo ad eliminare quella che sarà la futura generazione, di conseguenza non ci sarà il cambio generazionale con risultati facilmente intuibili!
    E' anche vero, che con un provvedimento del genere la pesca di frodo aumenterebbe, ma sono sicuro che se si aumentano anche le sanzioni qualcuno ci pensa due volte prima di gettare le reti! Se poi si lamentano che gli è stata sequestrata la nave, peggio per loro, la legge è legge e come tale va rispettata!
    Ciao!

    Un fermo?
    mmmmmmm

    Quando la gente andrà in pescheria che pesce troverà sul banco?
    Come reaggirà il mercato?
    Secondo me si contineura a pescare di meno ma di frodo, con i pesci del mare nostro venduti in nero e a prezzi piu alti.
    Se vengono pescati gli spadini significa che qualcuno se li compra e quel qualcuno ha la coscenza sporca come quello che lo ha pescato.
    Il vero problema che neanche ci pensa per lui è solo uno dei tanti pescetti che sta in quella vasca da bagno dove in estate va a farsi il bagno.

    Secondo me l'unica soluzione è fare più controlli.
    Invece di dare una provvigione  ai pescatori, perchè non assumono personale che faccia i controlli ed investono così i soldi. magari le stesse persone che prima vivevano di pesca poi potrebbero vivere controllando la pesca.
    Non sono daccordo con chi dice: loro lo fanno per campare… 
    Pure a me dispiace per loro ma anche chi va a rubbare lo fa per campare

    Questa è soltanto la mia opinione, mi rendo conto chè è un problema di difficile soluzione, con alcuni aspetti che magari ignoro ma spero che si trovi una soluzione al più presto.

    Ciao a tutti

    Quote:
    Che vuol dire che li scusi? Capisco che abbiamo punti di vista differenti. Però le leggi sono uguali per tutti e da tutti devono essere rispettate.

    Nel senso che nelle spiagge che frequento io non è un problema così frequente. Anzi accade molto di rado.
    Sarà forse per questo che sono più tollerante. Le leggi certamente che devono essere rispettate ma spesso nelle mille leggi si trova il cavillo. Inoltre all'apice di questo topic si sta parlando di una vicinanza ad un imboccatura di porto. Mi spiace davvero per dariocreta ma credo ci sia ben poco da fare. Tanto non staranno li per sempre.

    Ciao Drycon. prendendo esempio il video degli spadini, se tu fai il mazzo a quelli che li comprano è meglio. Sono loro i mandanti, i pescatori soddisfano la richiesta, se bastoni chi compra lo spadino la volta dopo chiederà qualcos'altro di più legale.  numero 1

    Quote:
    Quando la gente andrà in pescheria che pesce troverà sul banco?
    Come reaggirà il mercato?

    Beh per la pescheria ci sono i pesci di allevamento e i pesci importati che oggi rappresentano, almeno dalle mie parti, la maggioranza!
    I controlli devono essere una parte integrante del progetto, altrimenti fare un fermo pesca sarebbe inutile! Aumentando le sanzioni si aumenterebbe anche la responsabilità di chi deve salvaguardare le spiagge! Dare dei fondi per aumentare i controlli potrebbe essere un'altra soluzione, però bisogna tener conto che sarebbe un'investimento a lungo termine, mentre un'investimento di provvigioni per saldare i mancati guadagni, durerebbe solo pochi anni!

    Quote:
    Ciao Drycon. prendendo esempio il video degli spadini, se tu fai il mazzo a quelli che li comprano è meglio. Sono loro i mandanti, i pescatori soddisfano la richiesta, se bastoni chi compra lo spadino la volta dopo chiederà qualcos'altro di più legale.  numero 1

    Anche questo verissimo!!! Ci sono già delle regole di mercato che impongono la vendita di pesci con una taglia minima e anche qui sarebbe utile appesantire le norme e le sanzioni!
    Ciao!

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