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SUPERFILI: come non cadere in tentazione?

Forum ATTREZZATURE PESCA PROVE E CONSIGLI SUPERFILI: come non cadere in tentazione?

Stai visualizzando 15 post - dal 31 a 45 (di 115 totali)
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    ^NONNOROBY^

    @Nonnoroby

    Amministratore del forum

    Quote:
    superfili? leggete un pò:
    (fonte sito EFTTA)
    Informazioni […]

    Il tuo resoconto è molto importante, Nicola, specialmente se lo rapportiamo agli elevati costi di questi fili. Riscontrare che solo il 19% (11+8) rientra nei parametri dichiarati è veramente preoccupante per chi su questi fili fa un affidamento totale, dati anche i costi di investimento.
    Ma i costi elevati non li hanno solo i superfili, in quanto troviamo sul mercato anche fili 'normali' o 'speciali' (fluorocarbon) che ce li fanno pagare un occhio della testa. L'EFTTA farebbe bene a rilasciare un rapporto anche su questi fili di cui i produttori/distributori raccontano meraviglie, delle quali (ne sono sicuro) solo poche rientrano tra quelle dichiarate.
    Solo pochi fili si fregiano del logo EFTTA o IGFA e la spiegazione è molto semplice: dovendo dichiarare carichi di rottura reali, la loro vendita calerebbe moltissimo in quanto questi carichi sarebbero di gran lunga inferiori a quelli 'commerciali'. Un altro trucco che usano i produttori/distributori per innalzare il carico di rottura è quello di dichiarare un diametro di qualche centesimo inferiore a quello reale, non riscontrabili ad occhio nudo (p.e. 0.10 mm anziché 0.105 o addirittura 0.11 mm). Nei fili più comuni questa differenza sale anche di più.

    Quote:
    Bhè io conterei sulle dita di una mano coloro che ora usano multifibra come shock.
    Uno per un semplice motivo, c'è un mare di gente che ha canne con anelli non fuji per cui usare multifibra in quelle condizioni io lo reputo un suicidio, vai sicuramente a mangiarti le mani quanto ti accorgi che gli anelli si sono segnati, specialmente sotto trazione.

    Non so se le persone che usino il multifibra come shock leader siano poche o molte (non sono a conoscenza di alcuna statistica in merito), ma per quanto riguarda il pericolo di segnare gli anelli usando solo uno spezzone di una decina di metri di multifibra non sono d'accordo. A meno che gli anelli non siano in metallo od in ossido di alluminio (in dotazione alle canne di bassissima qualità), oggi le pietre usate per gli anelli, pur non essendo Fujii o in SiC, sono in grado di resistere benissimo al breve passaggio dei 10 mt di shoch leader senza venire intaccati: occorrono migliaia e migliaia di passaggi perché ciò avvenga.
    Ciò avviene in tempi rapidi se l'intera lenza madre è in multifibra, cosa che per altro è consigliabile solo in caso di spinning o traina 'pesanti'.
    Concordo invece sugli enormi vantaggi dati da uno shock leader di soli 0.20 o 0.30 mm, diametri che solo il multifibra permette di usare.

    Leggo solo ora questo 3D e per personale esperienza non sono a favore del trecciato in bobina.Molti tendono a preoccuparsi del passaggio di questo componente fra gli anelli delle canne e non uno ha mai scritto dell'effetto devastante che procura al mulinello.Infatti ho qui da ripristinare ben 4 Shimano (2 Biomaster-2 Ultegra) di un caro amico mutilati nel rullino guida-filo:segati nel mezzo con precisione chirurgica! ]]]]]**_

    Mi domando come mai,pur avendo ( ma ce li ha ? ) tutti questi vantaggi in tenuta e diametri ridotti,come mai il multifibra non sia usato come parastrappi nel longcasting,dove i diametri fanno davvero il risultato!

    Sono molto perplesso sul multifibra sinceramente,e sulle canne più tecniche sembrerà una cavolata ma la sua completa rigidità meccanica falsa il caricamento della canna,trasmettendo sensazioni molto differenti,portando spesso a chiusure anticipate o ritardate a tutto discapito del lancio stesso…

    Bah,io me ne resto col buon 0.75 in nylon!

    Quoto Saragone ed aggiungo: lo scopo dello shock leader e' quello di ammortizzare non solo nella fase di lancio ma anche in quella di recupero.Immaginate di aver in canna un bel pesce e di avere l'ultimo tratto di madre in multifibra.Secondo Voi dove si scarica tutta la trazione?Siete sicuri che il bracciolo, da solo, reggera'? >calabria>

    In alcuni tipi di pesca il trecciato è d'obbligo, porto ovviamente come esempio lo spinning, e ci sono appositi mulinelli per l utilizzo del trecciato, anche se a me un misero exage da 50 euro non mi ha mai portato problemi utilizzando trecciato in bobina!

    Ovviamente in alcuni casi è indispensabile,come ad esempio nel bolentino a belle profondità,spinning in luoghi rocciosi…

    Quote:
    Ovviamente in alcuni casi è indispensabile,come ad esempio nel bolentino a belle profondità,spinning in luoghi rocciosi…

    Volendo se si hanno i soldi e comunque con l'ultimo tratto in nylon (E pregando che nello spinning fra le rocce la preda non te lo porti fra le stesse!).

    Salve a tutti!!
    Il mese scorso guardai in tv una puntata di superquark! Come sapete in questa trasmissione vengono trattati diversi argomenti, dalla storia, alla musica, alla medicina, alla fisica ecc ecc. In una puntata, per quanto riguarda la parte inerente alla fisica, fecero vedere un cosa che a prima vista sembrava del semplice fumo!! Alla fine spiegarono che non era fumo ma milioni di microscopici fili di carbonio! Ne collaudarono la resistenza a pari diametro con un nylon normale! Il filamento di carbonio aveva una resistenza (se non erro) circa 4 volte superiore!!! Io mi chiedo, non sarebbe bello usare tale tecnologia e unire questi miloni di microfilamenti in carbonio per farne un monofilo da pesca? Ovviamente il programma spiegò che tale tecnologia era in sperimentazione per ben altri motivi come ad esempio i giubotti antiprpiettile e altre cose!!

    così per una bobina da 50 metri poi vogliono 3,550 euro piu altri 20,000 euro pagabili in comode rate!! <<<calabria<<< <<<calabria<<<

    Quote:
    Quoto Saragone ed aggiungo: lo scopo dello shock leader e' quello di ammortizzare non solo nella fase di lancio ma anche in quella di recupero.Immaginate di aver in canna un bel pesce e di avere l'ultimo tratto di madre in multifibra.Secondo Voi dove si scarica tutta la trazione?Siete sicuri che il bracciolo, da solo, reggera'?

    Dello shock leader se n'è discusso ampiamente e siamo giunti alla conclusione che esistono due scuole di pensiero … è una cosa del tutto soggettiva e quindi c'è chi trova più comodo un nylon dello 0,75 (!!!) e chi un multifibra dello 0,26 … de gustibus non disputandum est.
    In ogni caso, anche utilizzando multifibra come shock leader, la forza esercitata dal "bel pesce" verrà scaricata dalla canna, dal nylon in bobina, dal trave e dal bracciolo … ricordate che l'anello debole dell'apparato pescante sono i NODI.
    A proposito di nodi, vorrei chiedere a Valerio, ma con uno 0,75 come shock leader, il nodo di giunzione al monofilo in bobina, quanto ti viene grande? Ed in fase di lancio, battendo sull'apicale, non ti fa perdere metri?  >xcalabria>x<

    Quote:
    , ma con uno 0,75 come shock leader, il nodo di giunzione al monofilo in bobina, quanto ti viene grande? Ed in fase di lancio, battendo sull'apicale, non ti fa perdere metri?  >xcalabria>x<

    con il rotante, non importa… il filo esce lineare, e non batte nè sull'apicale, ne sugli anelli…
    con il fisso, l'albright è un pò scomodo(ma non per la perdita di metri, le rip da fisso hanno anelli molto grandi, ma perchè essendo grande, il baffo, si tira le spire del mulo fisso e mi fa imparruccare)… penso di ritornare al nodo con la pallina…. l'unico inconveniente del competition, è che non lo si può fare in spiaggia… (accendere un accendino in spiaggia con acqua e vento, fare la pallino al naylon è impresa ardua)… e quindi devi preparare a casa i vari spezzoni di shock che pensi ti possano servire.

    Quote:

    Quote:
    Quoto Saragone ed aggiungo: lo scopo dello shock leader e' quello di ammortizzare non solo nella fase di lancio ma anche in quella di recupero.Immaginate di aver in canna un bel pesce e di avere l'ultimo tratto di madre in multifibra.Secondo Voi dove si scarica tutta la trazione?Siete sicuri che il bracciolo, da solo, reggera'?

    Dello shock leader se n'è discusso ampiamente e siamo giunti alla conclusione che esistono due scuole di pensiero … è una cosa del tutto soggettiva e quindi c'è chi trova più comodo un nylon dello 0,75 (!!!) e chi un multifibra dello 0,26 … de gustibus non disputandum est.
    In ogni caso, anche utilizzando multifibra come shock leader, la forza esercitata dal "bel pesce" verrà scaricata dalla canna, dal nylon in bobina, dal trave e dal bracciolo … ricordate che l'anello debole dell'apparato pescante sono i NODI.
    A proposito di nodi, vorrei chiedere a Valerio, ma con uno 0,75 come shock leader, il nodo di giunzione al monofilo in bobina, quanto ti viene grande? Ed in fase di lancio, battendo sull'apicale, non ti fa perdere metri?  >xcalabria>x<

    Assolutamente no!
    Con fili fino allo 0.60 faccio l'Albright Special,oltre lo 0.60 la pallina da long casting che è minuscola!

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    ^NONNOROBY^

    @Nonnoroby

    Amministratore del forum

    E' universalmente riconosciuto che a pesca minore è il diametro del filo, maggiori sono i vantaggi.
    In caso di bassa e bassissima turbolenza entrano in causa entrambi questi fattori: visibilità e fluttuabilità, che sono inversamente proporzionali al diametro del filo (più è grosso il filo, maggiore è la sua visibilità e minore è la sua fluttuabilità).
    In caso di elevata turbolenza, mentre il valore visibilità tende a scemare di importanza quanto maggiore è la turbolenza, non così avviene per quanto riguarda la fluttuabilità di un filo di grosso diametro: uno shock leader di 0.60-0.70 mm oppone una resistenza alla turbolenza di gran lunga maggiore di uno shock leader di metà diametro, con tutti i vantaggi che è facile immaginare, tra i quali la garanzia di maggior tenuta al moto ondoso e una maggior dissimulazione dell'inganno costituito da tutto l'apparato pescante.
    Credo che qualsiasi pescatore non indugerebbe un attimo ad usare in tutte le occasioni il nylon più sottile esistente sul mercato se il suo carico di rottura fosse adeguato a sostenere il combattimento con prede di elevata mole. Non essendo così, ecco che a surfcasting usiamo magari un filo dello 0.35 che ci da garanzie di poter sostenere il combattimento, faccio per dire, contro un grongo di 10 kg.
    Ma un filo dello 0.35, per poter restare in pesca in elevata turbolenza e per poter essere trascinato ad una discreta distanza, necessita di un piombo di un determinato peso, poniamo di 150 gr.
    Per fare distanza dobbiamo usare una tecnica di lancio che sia in grado di svolgere dalla bobina del mulinello svariati metri di filo, oltre che a trascinarsi dietro il terminale con le esche: il nostro nylon 0.35 cederebbe di schianto perché il suo carico di rottura non è in grado di sostenere questo sforzo.
    Ecco che entra in ballo lo shock leader: maggiore è la distanza e la tenuta al moto ondoso che vogliamo ottenere, maggiore dovrà essere il peso del piombo e quindi maggiore dovrà essere il diametro dello shock leader (0.60, 0.70…) per poter sostenere lo sforzo che lo 0.35 non è in grado di fare.
    Ma per le cose che abbiamo detto prima, maggiore è questo diametro maggiori sono gli svantaggi correlati.
    Il multifibra risolve questi problemi: con metà diametro il suo carico di rottura è di gran lunga superiore a quello dei nylon sopra citati. Altra cosa da non trascurare è il volume ridotto del suo nodo di giunzione, oltre ad una maggior tenuta del nodo medesimo: è anche risaputo, infatti, che minore è il divario di diametro tra due fili da unire e maggiore è la possibilità che il nodo tenga.

    Ora, qui non sto certamente a controbattere le asserzioni fatte da chi mi ha preceduto in questo topic, in quanto sono fermamente convinto, come Surfmaster, che anche la disputa sullo shock leader in nylon o in multifibra abbia creato due fazioni opposte (come tante ce ne sono sulla pesca), e come ben sappiamo tali dispute molto difficilmente portano le due parti ad accordarsi su un risultato comune.
    Personalmente, non ho alcuna remora a confessarlo, sono un 'convertito' e da due anni sono passato definitivamente all'utilizzo dello shock leader in multifibra (in precedenza sono stato trattenuto dal farlo più da preconcetti che da reali motivi tecnici) ed ora posso affermare senza ombra di dubbio che mi ci trovo così bene che non tornerei indietro per nessun motivo, nonostante sul surfcasting mi consideri un tradizionalista della prima ora.
    Ed ho esteso l'uso dello shock multifibra anche al beachledgering (dia. 0.10) con gli stessi risultati positivi.
    Il problema del nodo l'ho risolto adottando in via definitiva il Doppio Uni (pratico, veloce e, fin'ora, di ottima tenuta), mentre in precedenza (sugli shock 0.60-0.70) alternavo l'albright special al competition (quello con la pallina).   

    Al campo di furbara,provammo insieme al grande Pigliapoco,ad usare il multifibra dello 0.40 come shock leader per fiondare coi 175 gr..
    In 10 lanci 8 stuccate memorabili,si spaccavano i nylon 40 cm sopra i nodi di shock..
    Ergo,per fare metri veri e rimanere in sicurezza il nylon non si sotituisce nemmeno con le catene d'acciaio…
    La troppa rigidità del trecciato,quando in gioco ci sono forze di oltre 40 kg di strappo,scarica eccessivamente sui fili in bobina che gioco forza per fare distanze sono comunque ridotti allo 0.31,porta a probabili nonchè sicure rotture,ovviamente parlando di gente che alle canne la ciccia jela fa sentire,poi ci sono anche quelli che lanciano con lo 0.60 i 150 gr in ground e sono convinti di essere bravini,poi vedi le loro ripartite piegarsi solo nel primo metro dall'apicale sintomo di un nullo caricamento dell'attrezzo ( ovviamente non mi riferisco a nessuno in particolare perchè non vi conosco e non mi permetterei mai di malignare ).
    Ovviamente non tutti siamo uguali,quindi è giustificatissimo l'uso del multifibra come shock per chi ne trae solo benefici e non dei danni come purtroppo succede a noi…

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    ^NONNOROBY^

    @Nonnoroby

    Amministratore del forum

    Stiamo però parlando di due condizioni completamente diverse che non ha senso porre sullo stesso piano: se in pedana 120 mt sono una misura risibilissima, farli costantemente a pesca sono di tutto rispetto.
    Insieme a tutti i fattori che contribuiscono a non raggiungere distanze elevate a pesca (filo in bobina più grosso, terminale con uno o più braccioli e relative esche più o meno voluminose, presenza ai nostri lati di compagni di pesca o di altre nostre stesse canne, abbigliamento pesante per difenderci dal freddo, il buio, il vento frontale, la pioggia, l'attenzione a non spappolare l'esca, la concentrazione per cercare di centrare il bersaglio, il fattore emotivo…), c'è indubbiamente il fatto che la canna non viene caricata secondo tutti i crismi canonici da pedana, ma questo è da imputarsi in parte a tutti i motivi appena esposti ed in parte al fatto che la stragrande maggioranza dei pescatori non sono pedanisti: io credo che a tutti costoro interessi molto di più raggiungere quei fatidici 120 mt in cui staziona il pesce che caricare la canna così come è imposto dal canone della pedana, fregandosene bellamente di non riuscire a piegare la canna per i quattro quinti della sua lunghezza.
    Indubbiamente un pedanista che osservasse a distanza la tecnica di uno spiaggista troverebbe non uno ma mille errori di impostazione, tralasciando però il fatto che a quello spiaggista interessa esclusivamente deporre l'esca nella zona di pascolo.
    Essendo questo il maggior interesse di un pescatore e non di piegare la canna dall'apice al piede, si ottiene che uno shock leader in multifibra tenga benissimo al lancio di un piramidale di 2 etti senza spaccare il nodo di giunzione.
    Pazienza poi se lo stile usato sia poco ortodosso e faccia storcere il naso ad un pedanista…

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