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Vera Canna Da surfcasting!!!!

Forum SURFCASTING SURFCASTING ATTREZZATURE Vera Canna Da surfcasting!!!!

Stai visualizzando 15 post - dal 91 a 105 (di 106 totali)
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  • Mi sono spiegato male. Secondo me, strutturalmente parlando le tre pezzi (in generale) non sono adatte al lancio tecnico. Oltre ad essere pericoloso, e anche inutile, considerando che suddette canne si caricano con un side.
    Ciao…

    1

    ^NONNOROBY^

    @Nonnoroby

    Amministratore del forum

    A dire il vero, anche il side cast, come pure l'above cast, rientrano tra i lanci tecnici, meno esasperati dell'O.T.G. e del pendulum, ma sempre di lanci tecnici si tratta.
    Questi ultimi due non sono adatti alle canne telescopiche, mentre ci sono alcune tre pezzi in grado di effettuare il lancio ground, basta visionare i filmati su YouTube e/o leggere alcune recensioni postate nel Web da chi, con determinate tre pezzi, lancia tranquillamente in ground.
    La differenza sostanziale tra queste tre pezzi e le rip è che mentre con le migliori rip (ma non con tutte) si riesce a lanciare in ground il massimo del cast dichiarato, con le tre pezzi ci si deve limitare al 20/30 % in meno del cast massimo. La stessa limitazione si ha con le rip quando con queste si effettua il pendulum.

    Quote:
    La differenza sostanziale tra queste tre pezzi e le rip è che mentre con le migliori rip (ma non con tutte) si riesce a lanciare in ground il massimo del cast dichiarato, con le tre pezzi ci si deve limitare al 20/30 % in meno del cast massimo. La stessa limitazione si ha con le rip quando con queste si effettua il pendulum.

    Allora lo stesso discorso che hai fatto tu, si può fare con le tele.
    Con una 200gr si può tranquillamente eseguire un ground con 125gr, ma il risultato e lo stesso?…

    1

    ^NONNOROBY^

    @Nonnoroby

    Amministratore del forum

    E' chiaro che se abbasso drasticamente i pesi riesco a lanciare in ground zavorre da 30 gr anche con canne da beach ledgering, ma certamente non riesco a lanciarci zavorre da 90 gr, che magari sono quelle che mi servono in quella determinata circostanza. Pertanto con le canne da beach ledgering, per lanciare i 90 gr, uso il lancio above o il lancio side.
    Lo stesso discorso vale per una telescopica con un cast da 200 gr, che è in grado di lanciare 125 gr in ground. Ma che senso ha usare una telescopica da 200 gr per fare una PAF leggera, dato che un piombo di appena 125 gr è del tutto inadeguato per un mare da surf casting?
    Se voglio fare surf casting con una canna telescopica con un cast di 200 gr, questa deve essere in grado di lanciarmi almeno un piombo da 170 gr, che è molto più adatto al surf casting di un piombo da 125 gr. Ma per lanciare un piombo da 170 gr con una telescopica non posso certamente usare il ground, ma limitarmi al side, se non voglio spaccarla.

    Pertanto non ci vedo alcun nesso tra la tua affermazione e la mia frase che hai citato, in cui parlo di canne in tre pezzi per fare il ground, non di telescopiche… Tra le telescopiche ci sono canne favolose, magari qualcuna di queste sarà anche in grado di fare il ground, ma sicuramente non con zavorre elevate. Anche le tre pezzi, come le telescopiche, non sono strutturate per il ground, ma qualcuna di queste, se sottoposta a particolare lavorazione del tessuto di carbonio e con l'utilizzo di particolari moduli, qualche zavorra dal peso adatto al surf casting riesce a lanciarla senza troppi traumi.

    Per quanto mi riguarda, a chi vuole cimentarsi con il lancio ground o pendulum anche a pesca, non posso astenermi dal suggerire fortemente l'utilizzo di canne ripartite, non solo per la 'resistenza fisica' a questi tipi di lanci, ma anche per la giusta risposta che solo questo tipo di canne è in grado di restituire.

    Il nesso fra il mio intervento e il tuo e evidente:
    Tu dici di abbassare la zavorra per lanciare in ground con una tre pezzi, io ti ho girato il discorso sulle tele (puoi fare lo stesso, abbassi la zavorra e puoi tirarci tranquillamente in ground), ma secondo me non ha senso.
    Youtube è strapieno di filmati di ground con le tre pezzi, la maggior parte "accompagnati"…

    Quote:
    Per quanto mi riguarda, a chi vuole cimentarsi con il lancio ground o pendulum anche a pesca, non posso astenermi dal suggerire fortemente l'utilizzo di canne ripartite, non solo per la 'resistenza fisica' a questi tipi di lanci, ma anche per la giusta risposta che solo questo tipo di canne è in grado di restituire.

    Su questo la pensiamo allo stesso modo…

    1

    ^NONNOROBY^

    @Nonnoroby

    Amministratore del forum

    Il fatto è che con una telescopica da 200 gr devi abbassare il peso a 125 gr, mentre con una buona tre pezzi da 200 gr devi abbassare il peso a 170 gr: mi sembra che ci sia una bella differenza tra i 125 gr ed i 170 gr, o no?
    Se poi ritieni che non ha senso lanciare 170 gr in ground, allora è inutile continuare questo discorso…
    Bada bene, sto specificando che al momento sono ancora ben poche le tre pezzi in grado di farlo, però ci sono. Per quanto riguarda i filmati, non sono così babbaleo da non saper distinguere i lanci 'simulatati' da quelli 'reali', ed è a questi che mi riferisco.

    Ho scritto 125 gr per fare un esempio, non stò a quantificare quanto realmente possa lanciare una tele.
    Ci sono tre pezzi in grado di sopportare il ground, tanto per citarne una (e non dovrei farlo perchè ne ho una in vendita nel mercatino) la National…
    Il punto è (sempre secondo me): Che non sono adatte a questi lanci, se devo fare ground o pendolo, uso una rip.

    Pace

    Quote:
    Ho scritto 125 gr per fare un esempio, non stò a quantificare quanto realmente possa lanciare una tele.
    Ci sono tre pezzi in grado di sopportare il ground, tanto per citarne una (e non dovrei farlo perchè ne ho una in vendita nel mercatino) la National…
    Il punto è (sempre secondo me): Che non sono adatte a questi lanci, se devo fare ground o pendolo, uso una rip.

    Pace

    Tre pezzi , telescopiche, fisse  e ripartite filtrando dalla teleregolabili alla traina d' altura.
    Quando sono in vena di lancio , SPACCOTUTTO.

    Auguri a tutti e buon Natale.

    Mi piacciono queste disquisizioni filosofiche natalizie. Il mio pensiero in merito credo che lo conosciate già tutti, è una visione da "vecchia guardia" come quella di Nonnoroby.
    Facevo una semplice considerazione: nella pesca a mosca ci sono canne con diversi tipi di azione e altrettanto succede per le code ma non mi risulta che esista una distinzione fra PAM light, PAM hard ecc. Perchè nel surfcasting invece avviene tutto ciò? E' stato detto infinità di volte: per motivi commerciali, perchè il termine SURFCASTING riempie la bocca, fa fico e fa vendere (agli allocchi). E le stesse considerazioni si possono trasporre alle riviste di settore: le case che producono attrezzature pagano le case editrici per la pubblicità dei propri prodotti sia sotto forma di inserzioni che di “articoli e report di pesca” La mia distinzione è drastica: Surfcasting, Paf e Beachlegering, che necessità c’è di coniare altri termini? La distinzione è già netta in questo modo. Il surfcasting è l’azione di pesca a fondo svolta su una spiaggia, in condizioni di mare mosso. Quello che è difficile quantificare è il concetto di mare mosso, elemento molto soggettivo ma, se è necessario possiamo dargli un’unità di misura, diciamo piombo a partire dai 150 grammi?  <xcalabria>x< Andando sul discorso canne, personalmente non concepisco quest’assillante fobia di far fare lavori impropri alle nostre attrezzature. Compro una supertele o una tre pz da 200gr. ma le adopero con 125 o 175gr. di piombo perché devo farci un ground e non voglio romperle. E’ come comprare un’automobile a 4 cilindri e poi staccare una o due candele: non ha alcun senso, allora comprati una ripartita da 7 once e sarai sicuro di poterci tirare 200gr. Ho l’impressione che anche qui ci sia un sottofondo di leggi di mercato e di pubblicità ingannevoli (filmati su Youtube compresi). E non tirate fuori il discorso costi perché è già stato detto e dimostrato che si può fare surfcasting spendendo meno che per la PAF. Ovviamente ci sarà qualcuno che sosterrà che questa disciplina si può affrontare anche con le telescopiche o le tre pezzi perché non siamo in ambiente oceanico. Personalmente ritengo che questa gente non abbia mai visto una ripartita in pesca e soprattutto in pesca in una mareggiata del nostro mediterraneo. Chi si è cimentato in queste sfide sa bene qual è la differenza e sa anche che il mare nostrum non scherza e se in quei momenti hai due Zziplex o due Century sui picchetti fai un sorrisino sapendo che ti consentono di stare in pesca e non fanno solo da soprammobile.

    1

    ^NONNOROBY^

    @Nonnoroby

    Amministratore del forum

    Ciao Nicola,
    credo non ci siano dubbi sul fatto che sul surf casting i nostri punti di vista convergano su quasi tutti gli aspetti che riguardano questa disciplina e che si rifanno su quelle solide basi che soliamo definire della 'vecchia guardia', tanto da essere stati taciati di 'talebanesimo' da qualche utente della nuova leva.
    Premesso questo e premesso il fatto che per me il modo migliore per affrontare il surf casting resta quello di utilizzare canne ripartite in abbinamento ai mulinelli rotanti, debbo però prendere atto che questo metodo è condiviso solo in modo parziale dai pescatori che si dedicano al surf casting, giacché la stragrande maggioranza di essi lo affronta con canne telescopiche o in tre pezzi abbinate ai mulinelli fissi.
    Secondo il mio parere ciò è dovuto principalmente al fatto che ancora oggi l'utilizzo di rip e rot è legato strettamente al presupposto che tale tecnica faccia parte di un mondo esoterico riservato ad una stretta schiera di pescatori 'eletti' dei quali è difficilissimo far parte, un po' come avveniva per noi quando, ancora ragazzi, sbavavamo per questi guru della pesca. Scriveva il papà del surf casting italiano, Sandro Meloni, che "il surf casting è per molti, ma non per tutti", frase alla quale io oggi mi sentirei di aggiungere che "l'utilizzo di canne a ripartizione e mulinelli rotanti è per molti, ma non per tutti", ma non perché rip e rot siano roba da guru, ma semplicemente perché rip e rot richiedono un'applicazione costante che non tutti sono in grado di assicurare per svariati motivi (carenza di perseveranza, carenza di tempo, carenza di maestri, carenza di luoghi appropriati e così via). Avviene così che tantissimi pescatori, incantati dall'indiscutibile fascino esercitato dalla parolina magica 'surf casting' e dall'altrettanto magiche paroline 'rip e rot', si sentano attratti irresistibilmente come le falene dalla luce e vi si buttino a capofitto. Sentimento del tutto condivisibile, non fosse altro che anche noi, quando eravamo ragazzi, ne abbiamo subito il fascino.
    Ma anche allora, come oggi, tantissimi hanno sperimentato solo delusioni, e dopo un periodo più o meno lungo non solo hanno abbandonato rip e rot, ma anche il surf casting, per i motivi che ho citato prima (delle tantissime persone che ho frequentato, solo due o tre hanno abbandonato perché negate fisicamente e mentalmente a praticare il surf casting e/o ad usare rip e rot).

    Dato che ad usare rip e rot sono in pochi, ma a praticare il surf casting sono in tanti, se ne deduce che la maggior parte di costoro lo faccia usando le canne telescopiche, alle quali la tecnologia attuale ha affiancato le canne in tre pezzi, altrettanto valide se non addirittura più valide. Ovviamente bisogna fare le dovute distinzioni tra canne più adatte al surf casting e tra quelle meno adatte, sia tra le telescopiche che tra le tre pezzi, ma è fuor di dubbio che tra le une e le altre ce ne siano di validissime, data la folta schiera di surf casters che le utilizzano con soddisfazione.
    E qui veniamo ai due famosi lanci 'ground' e 'pendulum', lanci che da sempre hanno fatto sbavare e fanno sbavare i surf casters. Accantoniamo il 'pendulum', dato che anche tra i guru di rip e rot è riservato più alla pedana che alla pesca, e prendiamo in considerazione il solo ground. La tentazione di fare questo lancio si insinua dapprima come un 'leggero venticello' tra i possessori di telescopiche e tre pezzi e vengono fatti i primi tentativi usando piombi dal peso contenuto, dato che i meno sprovveduti sanno bene che zavorre più pesanti mettono a rischio l'incolumità delle canne e dei compagni di pesca circostanti. Ma poi, presa sempre più confidenza, si cerca di osare sempre di più, specialmente tra i possessori delle tre pezzi di ultima generazione, sino ad arrivare a lanciare zavorre di 170/175 gr con alcune tre pezzi particolarmente performanti.
    Costoro postano entusiasti i loro risultati sui forum di pesca e, tra i pareri favorevoli, arrivano puntualmente anche i commenti poco positivi dei componenti della vecchia guardia (forti della propria esperienza maturata in tanti anni) ed i commenti di coloro che, pur non avendo maturato una propria esperienza, esprimono comunque il proprio parere basandolo su quello della vecchia guardia. Anch'io, che appartengo alla vecchia guardia, mi precipito a suggerire al malcapitato sperimentatore che le canne telescopiche non sono adatte al lancio ground (dimenticando molto facilmente che prima di entrare in possesso di una canna ripartita lanciavo in ground ed in pendulum con canne telescopiche della Italcanna), e che se proprio vuole lanciare in ground deve acquistare una canna ripartita. Lo sperimentatore risponde però che lanciare in ground una zavorra da 175 gr con una tre pezzi gli va benissimo, che con quella canna e con quella zavorra riesce ad affrontare tantissime situazioni di surf casting e che quando vuole lanciare i 200 gr usa il lancio side. In poche parole, con quella canna si trova benissimo e non vede la necessità di passare ad una rip….
    Sinceramente, davanti a un così lucido ragionamento, voler insistere con il mio suggerimento da vecchia guardia mi fa sentire davvero un talebano ultra ortodosso (che mi sembra oltretutto  quasi una parolaccia) <xcalabria>x< 

    Quote:
    Ciao Nicola,
    credo non ci siano dubbi sul fatto che sul surf casting i nostri punti di vista convergano su quasi tutti gli aspetti che riguardano questa disciplina e che si rifanno su quelle solide basi che soliamo definire della 'vecchia guardia', tanto da essere stati taciati di 'talebanesimo' da qualche utente della nuova leva.
    Premesso questo e premesso il fatto che per me il modo migliore per affrontare il surf casting resta quello di utilizzare canne ripartite in abbinamento ai mulinelli rotanti, debbo però prendere atto che questo metodo è condiviso solo in modo parziale dai pescatori che si dedicano al surf casting, giacché la stragrande maggioranza di essi lo affronta con canne telescopiche o in tre pezzi abbinate ai mulinelli fissi.
    Secondo il mio parere ciò è dovuto principalmente al fatto che ancora oggi l'utilizzo di rip e rot è legato strettamente al presupposto che tale tecnica faccia parte di un mondo esoterico riservato ad una stretta schiera di pescatori 'eletti' dei quali è difficilissimo far parte, un po' come avveniva per noi quando, ancora ragazzi, sbavavamo per questi guru della pesca. Scriveva il papà del surf casting italiano, Sandro Meloni, che "il surf casting è per molti, ma non per tutti", frase alla quale io oggi mi sentirei di aggiungere che "l'utilizzo di canne a ripartizione e mulinelli rotanti è per molti, ma non per tutti", ma non perché rip e rot siano roba da guru, ma semplicemente perché rip e rot richiedono un'applicazione costante che non tutti sono in grado di assicurare per svariati motivi (carenza di perseveranza, carenza di tempo, carenza di maestri, carenza di luoghi appropriati e così via). Avviene così che tantissimi pescatori, incantati dall'indiscutibile fascino esercitato dalla parolina magica 'surf casting' e dall'altrettanto magiche paroline 'rip e rot', si sentano attratti irresistibilmente come le falene dalla luce e vi si buttino a capofitto. Sentimento del tutto condivisibile, non fosse altro che anche noi, quando eravamo ragazzi, ne abbiamo subito il fascino.
    Ma anche allora, come oggi, tantissimi hanno sperimentato solo delusioni, e dopo un periodo più o meno lungo non solo hanno abbandonato rip e rot, ma anche il surf casting, per i motivi che ho citato prima (delle tantissime persone che ho frequentato, solo due o tre hanno abbandonato perché negate fisicamente e mentalmente a praticare il surf casting e/o ad usare rip e rot).

    Dato che ad usare rip e rot sono in pochi, ma a praticare il surf casting sono in tanti, se ne deduce che la maggior parte di costoro lo faccia usando le canne telescopiche, alle quali la tecnologia attuale ha affiancato le canne in tre pezzi, altrettanto valide se non addirittura più valide. Ovviamente bisogna fare le dovute distinzioni tra canne più adatte al surf casting e tra quelle meno adatte, sia tra le telescopiche che tra le tre pezzi, ma è fuor di dubbio che tra le une e le altre ce ne siano di validissime, data la folta schiera di surf casters che le utilizzano con soddisfazione.
    E qui veniamo ai due famosi lanci 'ground' e 'pendulum', lanci che da sempre hanno fatto sbavare e fanno sbavare i surf casters. Accantoniamo il 'pendulum', dato che anche tra i guru di rip e rot è riservato più alla pedana che alla pesca, e prendiamo in considerazione il solo ground. La tentazione di fare questo lancio si insinua dapprima come un 'leggero venticello' tra i possessori di telescopiche e tre pezzi e vengono fatti i primi tentativi usando piombi dal peso contenuto, dato che i meno sprovveduti sanno bene che zavorre più pesanti mettono a rischio l'incolumità delle canne e dei compagni di pesca circostanti. Ma poi, presa sempre più confidenza, si cerca di osare sempre di più, specialmente tra i possessori delle tre pezzi di ultima generazione, sino ad arrivare a lanciare zavorre di 170/175 gr con alcune tre pezzi particolarmente performanti.
    Costoro postano entusiasti i loro risultati sui forum di pesca e, tra i pareri favorevoli, arrivano puntualmente anche i commenti poco positivi dei componenti della vecchia guardia (forti della propria esperienza maturata in tanti anni) ed i commenti di coloro che, pur non avendo maturato una propria esperienza, esprimono comunque il proprio parere basandolo su quello della vecchia guardia. Anch'io, che appartengo alla vecchia guardia, mi precipito a suggerire al malcapitato sperimentatore che le canne telescopiche non sono adatte al lancio ground (dimenticando molto facilmente che prima di entrare in possesso di una canna ripartita lanciavo in ground ed in pendulum con canne telescopiche della Italcanna), e che se proprio vuole lanciare in ground deve acquistare una canna ripartita. Lo sperimentatore risponde però che lanciare in ground una zavorra da 175 gr con una tre pezzi gli va benissimo, che con quella canna e con quella zavorra riesce ad affrontare tantissime situazioni di surf casting e che quando vuole lanciare i 200 gr usa il lancio side. In poche parole, con quella canna si trova benissimo e non vede la necessità di passare ad una rip….
    Sinceramente, davanti a un così lucido ragionamento, voler insistere con il mio suggerimento da vecchia guardia mi fa sentire davvero un talebano ultra ortodosso (che mi sembra oltretutto  quasi una parolaccia) <xcalabria>x< 

    Come in ogni evoluzione, i nuovi surf casters osservano gli assiomi delle vecchie guardie, andandoli ad integrare con le tendenze di moda e di mercato, e le proprie esperienze,  da questo incontro: non scontro, la disciplina della pesca in genere in ogni tecnica si rivitalizza traendone nuova linfa.
    Molte volte in preda a crisi mistico surf, vado in un laghetto di acqua stagnante ad osservare un vecchietto che de trent'anni mi ricordo pesca sempre alla stessa maniera, vi sembrerà strano , ma dopo vedo tutto piu' chiaro.

    Caro Roberto, come ben sai le 3 pezzi sono state le nostre prime canne e come si può rinnegare un passato pionieristico fatto di pura forza fisica, sacrificio e fide compagne d'avventura come le Mitchell Mariner Strong prima e le Italcanna Revolution poi. Non erano canne da lancio ma sopportavano, con qualche lamento nelle giunture, ma senza scomporsi più di tanto i primi grotteschi tentativi di ground e pendolare. La distanza non era (e non è) tutto ma si sentiva la necessità di poter ragiungere, all'occorrenza, quella decina di metri in più. Questa lacuna è stata colmata dall'arrivo delle canne ripartite e qui, oltre che talebani ortodossi, ci hanno accusato anche di essere fissati, snob ed esterofii. Pochi però hanno considerato il fatto che la produzione nostrana era limitata a pochissimi modelli e che il meglio si trovava (e si trova) oltremanica. Fissati e snob, poi, non direi proprio. La necessità di usare una rip dipendeva dall'esigenza di raggiungere quei metri in più di cui sopra e dal poter svolgere l'azione di pesca in tutta tranquillità e sicurezza, cose non fattibili con una tre pz o una supertele nelle tipiche condizioni da surf (provate a smentirmi con i fatti). In questo sta l'evoluzione vera di questa disciplina (e qui mi collego all'ultimo intervento di Spaccotutto e mi fa venire in mente un mio lavoretto che giace da oltre un anno nell'hard disc del pc). Seguire le mode e il mercato spesso è stato deleterio per questo sport e ci ha portato alle "gare di surfcasting" manifestazioni in cui organizzatori e concorrenti invocano gli dei per avere il mare piatto come una tavola. Manifestazioni in cui fà punteggio un pesciotto che nel vero surf sarebbe insufficiente per un innesco. Ci ha portato ad osannare video in cui alcune canne con azione "fiorentina" riescono ad effettuare lanci tecnici ma solo se al posto dei 250 gr. di potenza nominale usi una torpille da 10 grammi. E accenniamo soltanto alla stampa di settore che si è accodata alla moda del momento. Mi dispiace ma su queste basi non ci può essere alcun confronto per il semplice fatto che il surfcasting non ha nulla da guadagnare.

    Quote:
    Caro Roberto, come ben sai le 3 pezzi sono state le nostre prime canne e come si può rinnegare un passato pionieristico fatto di pura forza fisica, sacrificio e fide compagne d'avventura come le Mitchell Mariner Strong prima e le Italcanna Revolution poi. Non erano canne da lancio ma sopportavano, con qualche lamento nelle giunture, ma senza scomporsi più di tanto i primi grotteschi tentativi di ground e pendolare. La distanza non era (e non è) tutto ma si sentiva la necessità di poter ragiungere, all'occorrenza, quella decina di metri in più. Questa lacuna è stata colmata dall'arrivo delle canne ripartite e qui, oltre che talebani ortodossi, ci hanno accusato anche di essere fissati, snob ed esterofii. Pochi però hanno considerato il fatto che la produzione nostrana era limitata a pochissimi modelli e che il meglio si trovava (e si trova) oltremanica. Fissati e snob, poi, non direi proprio. La necessità di usare una rip dipendeva dall'esigenza di raggiungere quei metri in più di cui sopra e dal poter svolgere l'azione di pesca in tutta tranquillità e sicurezza, cose non fattibili con una tre pz o una supertele nelle tipiche condizioni da surf (provate a smentirmi con i fatti). In questo sta l'evoluzione vera di questa disciplina (e qui mi collego all'ultimo intervento di Spaccotutto e mi fa venire in mente un mio lavoretto che giace da oltre un anno nell'hard disc del pc). Seguire le mode e il mercato spesso è stato deleterio per questo sport e ci ha portato alle "gare di surfcasting" manifestazioni in cui organizzatori e concorrenti invocano gli dei per avere il mare piatto come una tavola. Manifestazioni in cui fà punteggio un pesciotto che nel vero surf sarebbe insufficiente per un innesco. Ci ha portato ad osannare video in cui alcune canne con azione "fiorentina" riescono ad effettuare lanci tecnici ma solo se al posto dei 250 gr. di potenza nominale usi una torpille da 10 grammi. E accenniamo soltanto alla stampa di settore che si è accodata alla moda del momento. Mi dispiace ma su queste basi non ci può essere alcun confronto per il semplice fatto che il surfcasting non ha nulla da guadagnare.

    ULTRAMARINE OTTO in arrivo……….. anellatura ibrida , poi vi dico. ITALCANNA oltremare Mod. A/B fisso , poi vi dico. P.S. Le inglesine chiamiamole così senza citare nomi le ho già sono belle toste, grandi canne,  ma non bene sensibili alle tocche dei grofulatori.
    In buona sostanza, ampliare il parco canne, consente di avere un bel po' di shance in piu' in ogni condizimeteo, ed in base alle prede da insidiare. P.s. mi sto svenando e le nuove arrivano in ufficio, se le vede mia madre ! ! e che te ne fai di tutte queste canne, non ne hai già tante, vedo i pescatori che pescano tanto con una sola canna ed un galleggiante ! !
    Paradossalmente nelle ultime 4 uscite di pesca i grofulatori hanno mangiato sulle Lineaeffe ……… da 30/00€  a media distanza. Ciao a tutti.

    Dalla mia io ti consiglierei una poetica della trabucco o non avendo problemi di budget una maver elite titanium

    Ariciao Tommaso, penso che sarebbe opportuno, prima di dare consigli, leggere tutto il topic e rendersi conto dei binari che ha seguito.
    Buona continuazione.

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