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  • Concordo con te Aldo e Mariano è stato fortunato a incontrarti.

    Un saluto
    Mauro

    Grande Aldo, bravo!

    Un salutone
    Mauro

    Ciao Lyst, il libro che cerchi è stato edito dall'Editoriale Olimpia di Firenze che ha chiuso i battenti da molti anni senza averlo mai ristampato, probabilmente per le poche richieste di allora. Come penso saprai, per anni fu un libro ostico, incompreso, in quanto i temi trattati da Roberto Pragliola sono approfonditi e per certi versi rivoluzionari per l'epoca e molti che l'hanno acquistato, dopo "Il Pescatore con la Mosca", non sono riusciti ad apprezzarlo o addirittura a terminarlo perché non in possesso di alcune basi concettuali necessarie per una sufficiente metabolizzazione.

    In seguito, grazie allo sviluppo della TLT a livello nazionale, è divenuto molto ricercato ma chi lo possiede se lo tiene ben stretto, oppure lo vende a cifre iperboliche. Puoi provare a cercarlo sulle bancarelle o nei mercatini ma ti ci vorrà una fortuna sfacciata, che ti auguro di riuscire a guadagnarti. Penso tuttavia che qualche possibilità la potresti coltivare proponendo uno scambio, magari con un altro libro altrettanto ricercato.

    In ogni caso su "Magie sull'acqua" potrai trovare diverse parti di "Trote & Mosche…." rivedute e meglio illustrate e se non riuscirai a comperarlo potrai (se ti accontenti) provare a prenderlo in prestito in qualche libreria in zona Firenze e Toscana. A mio avviso la cosa più importante è riuscire a leggerlo e comprenderlo, e la seconda possederlo in quanto trattasi di un'opera unica e insuperata nel suo genere. Auguri per la tua ricerca.

    Mauro

    x Donato

    Ciao Donato, un abbraccio e tanti auguri di Buona Pasqua anche a te.

    Tanto di cappello Aldo.

    Ricambio il tuo abbraccio e approfitto per porgere a te e tutti gli altri amici del Gruppo (dal Presidente ai "semplici" Soci) i migliori auguri di Buona Pasqua

    Mauro

    Aldo, Giovanni, Vittorio, Donato e anche gli altri amici che sono intervenuti: COMPLIMENTI VIVISSIMI A TUTTI!!!! Siete un esempio da imitare.
    Un caro saluto

    Mauro

    Ciao Donato, ormai da molti anni i nuovi materiali conferiscono a tutti gli attrezzi doti di rapidità un tempo sconosciute; alcune canne sono più reattive di altre ma le azioni lente di una volta non ci sono più. Penso che la differenza sostanziale risiede nei tempi più o meno rapidi con cui le canne si caricano e scaricano e quelle più "morbide" necessitano di maggiore sensibilità, ovvero bisogna diventare più abili.

    Un saluto
    Mauro

    Ciao Aldo, una volta su cinque non è male considerate le difficoltà <xcalabria>x<
    Riguardo all'anticipo posso dirti la mia: sulla corta distanza siamo d'accordo ma anche allungando dobbiamo anticipare il richiamo, soltanto che i tempi si allungano un po', proprio come la coda……
    Se dopo lo scatto finale si ferma la canna, questa si scarica subito e dobbiamo ricominciare daccapo, e con un certo numero di metri di coda fuori, se non ripartiamo per tempo la coda stessa scende sotto l'apicale, per cui….!!!!

    Ovviamente quando si volteggia in doppia trazione e la coda fuori canna è tanta, l'anticipo si riduce quasi del tutto, almeno per come lo si intende solitamente.

    x Donato
    Ciao Donato, una tecnica realmente efficace ha le sue radici e queste devono essere sempre rispettate, alle costrizioni ambientali ci dobbiamo adattare sempre anche quando ci penalizzano. Per mandare la coda dritta, la vetta deve muoversi sempre correttamente e alla bisogna ci pieghiamo noi <<<calabria<<<

    x Aldo
    Caro Aldo, a giudicare dalle immagini che immortalano la tua coda sembra proprio che tu non abbia bisogno di consigli, anzi. Complimenti.
    Le manovre che compi con la sinistra per mantenere le tensioni, sono assolutamente lecite (dal punto di vista tecnico ovviamente) fino a che non diventano un sistema alternativo per produrre velocità, ma non penso proprio che la cosa ti riguardi.

    Una canna si comincia a caricare semplicemente trascinando una coda, anche molto leggera, che opponendo resistenza induce all'attrezzo l'effetto di cui stiamo parlando. La canna incamera energia deformandosi e la restituisce durante lo scaricamento, al termine del quale riacquista la sua originale lunghezza. Le deformazioni subite dalla canna durante il lancio, rappresentano delle complicazioni in quanto il nostro attrezzo accoglie solo una parte dell'energia prodotta dalle nostre manovre e il surplus di questa energia, che la canna non riesce ad assorbire, ci procura degli inconvenienti spesso difficili da risolvere.

    Sia nel lancio indietro che in quello avanti, al termine della fase di accelerazione imprimiamo lo scatto finale in seguito al quale la canna subisce una flessione che provoca la fuoriuscita del vettino dalla traiettoria inizialmente tracciata e noi dobbiamo compensare allineandolo alla coda che fuoriesce, in maniera da ridurre le dispersioni di energia e mantenere l'attrezzo sempre carico. Anticipare sempre il richiamo della coda, ci consente di impedire alla canna di completare lo scaricamento.

    Aldo, io non ho disegni o fotografie a supporto ma forse potrai attingere dal tuo personale repertorio. >s<calabria>s<

    x Oltremare
    Ciao collega, intendevo discussioni tecniche troppo spinte.

    Un saluto
    Mauro

    Ciao Aldo e grazie per l'intervento. Effettivamente ciò che hai scritto è tutto vero e la foto a corredo mostra una ottimale tensione tra la mano sinistra e il primo anello della canna; peccato che non si possa vedere la parte superiore della canna con la coda fuoriuscita ed il loop.

    Non ho intenzione di iniziare una discussione tecnica che risulterebbe indigesta alla maggior parte degli amici che navigano nel sito, ma il problema della coda che si affloscia e ci costringe a manovre di emergenza, spesso goffe e non risolutive, è un problema che riguarda tutti noi e sapere come evitarlo, o almeno saperlo fronteggiare, sarebbe certamente utile.

    Ci sono canne che si caricano con estrema facilità e altre che sembra non ne vogliano sapere, ma tutte si scaricano rapidamente e per poter lanciare, e di conseguenza pescare, dobbiamo riuscire a caricare la nostra canna da subito e a mantenerla carica fino alla conclusione del lancio. Sembra facile…….

    Ciao Aldo, ma la Shimano che hai consigliato è quella di colore rosso o quella blu scuro? Scusami ma sto facendo un po' di confusione con la sigla anche se conosco entrambe le canne, e personalmente ho su di loro  due opinioni personali diverse.

    Mauro

    Aldo, sei un Pescatore pieno di risorse e ti ammiro per questo. Visto che l'apertura è prossima, ti auguro di vivere una giornata memorabile come quella raccontata. Ti ho visto nella foto impostato perfettamente, con canna coda e polso in linea. Alla prima occasione  (spero quest'anno) conto di vederti dal vivo.
    Un salutone e un abbraccio
    Mauro

    Ciao Aldo, io non ho fatto l'apertura ma tu sei riuscito a trasportarmi dentro la tua e di questo ti ringrazio. Solo un dubbio: ma non è un po' presto per il ronzio delle api, oppure quest'anno la natura si è risvegliata in anticipo? Belle foto e belli i commenti degli amici, che saluto caramente, cosa vuoi davvero di più?
    Un caro saluto a te e ai vostri bei torrenti silani
    Mauro

    Grazie Aldo, appena riuscirò ci vedremo canna e coda (e posate spero) in mano

    Un grande abbraccio

    Mauro

    Ciao Donato
    se mi parli di pesca mosca, mi inviti a nozze
    ma se mi inviti a pranzo è anche peggio….!!!!

    Un abbraccio

    Mauro

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